Icea, negli ultimi 10 anni boom di prodotti eco-bio-cosmetici

Sono passati 10 anni dalla prima certificazione dell’Icea, Istituto Certificazione Etica Ambientale, di un prodotto eco-bio-cosmetico. Oggi l’Icea, in occasione dell’edizione 2012 del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale a Bologna, tira le somme di quanto registrato nell’ultimo decennio in questo settore: un vero boom di prodotti e di fatturato.

Gli eco-bio-cosmetici non contengono Ogm, sono fatti con prodotti naturali seguendo criteri di sostenibilità ambientale. E agli italiani e alle italiane piacciono. Basti pensare che negli ultimi dieci anni, dall’epoca del primo prodotto eco-bio-cosmetico certificato in Italia, il numero delle aziende che se ne occupano è salito a 173, e il numero di prodotti in commercio (certificati dall’Icea) a oltre 2500. Si parla di prodotti per la salute e la bellezza del viso, per la salute del corpo, dei capelli e del cuoio capelluto, ma anche di saponi e detergenti, di trucchi, di prodotti per l’igiene orale e per l’igiene intima, di creme solari, profumi e prodotti per animali.

Un mercato florido e in continua crescita, che conferma l’attenzione delle donne e degli uomini italiani verso i prodotti naturali di qualità. Le aziende italiane che se ne occupano si trovano soprattutto al centro-nord: in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto. L’Icea al Sana 2012 di Bologna ricorda che i controlli cui sono sottoposti questi prodotti sono molto più attenti e serrati di quelli cui sono sottoposti i normali cosmetici. Controlli che garantiscono un effettiva qualità della merce. Dal 2011 inoltre è entrato in vigore in Europa Cosmos (Cosmetics Organic Standard) disciplinare che sancisce criteri di qualità affinché un prodotto possa essere considerato biologico, naturale ed ecocompatibile. Secondo Cosmos un prodotto per essere definito biologico deve essere per almeno il 95% composto di materia bio ricavata con semplici processi di estrazione. Per quanto riguarda i prodotti naturali, affinché siano in linea con gli alti standard Cosmos devono contenere al massimo il 2% di materie prime di sintesi.

I sistemi di controllo qualità sui prodotti eco-bio-cosmetici continuano a migliorare, proprio come il loro apprezzamento in Italia.

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