I pinguini di Mr Popper, nelle sale italiane da ieri 12 agosto ci presenta un Jim Carrey alle prese con degli insolitamente domestici pinguini Papua. Un interessante servizio edito dal National Geographic ci spiega perché esemplari simili non possono trovare una facile collocazione nelle nostre case. So che è inverosimile che a qualcuno venga l’infelice idea di emulare il film ma non si sa mai, il caldo gioca brutti scherzi, ricordate cosa successe dopo Nemo? Tutti alla ricerca del pesce pagliaccio, tanto da mettere la specie sotto pressione. Idem per Hachiko, a dog’s story, tutti a comprare cani Akita Inu senza avere minimamente idea di che tipo di problematiche (e di clima) necessiti questa razza, per non parlare di come questa mania alimentò un mercato online a dir poco illegale di cuccioli.
Tornando ai nostri pinguini, Alexandra Tilsley intervista l’esperta Dyan deNapoli sugli errori macroscopici commessi nelle sequenze del film, che danno un’idea dei pinguini decisamente errata. E’ solo un film, direte, ma meglio specificare alcuni punti, come fa giustamente l’esperto:
- un pinguino non può viaggiare in una scatola, anche se colma di cubetti di ghiaccio, non senza uscirne morto almeno.
- non può essere addestrato a fare pipì nel vasino, dunque ci lascerebbe un sacco di escrementi in giro per casa, scene da film trash dunque, altro che commedia.
- i pinguini dormono in piedi e non sdraiati, quindi niente coccole sul lettone stile peluche.
- un pinguino non riesce a capire, almeno non è provato, quanto avviene su uno schermo televisivo e dunque non guarderà vecchi film insieme a noi, questo è certo!
- i pinguini non imitano il nostro comportamento, i nostri gesti piuttosto che i nostri movimenti e quindi non diventeranno ballerini provetti di tip tap.
- altro falso mito del film che crolla riguarda il carattere dei pinguini. Vengono rappresentati come animali affettuosi ed in effetti ogni tanto lo sono ma generalmente diciamo che hanno un bel caratterino, facilmente irascibile.
Per saperne di più sui veri pinguini meglio non documentarsi al cinema, dunque, a meno che non stiano replicando questi due magistrali documentari: La marcia dei pinguini di Luc Jacques ed Il popolo migratore di Jacques Perrin che li vede protagonisti tra gli altri uccelli che affrontano lunghi viaggi.
[Fonte: Tutta la verità sui pinguini di Mr Popper, Alexandra Tilsley, National Geographic Italia]