Nel momento in cui bruciavano il perclorato avrebbe dovuto estinguersi totalmente, ma spesso la reazione finiva prima che si fosse del tutto esaurito, provocando delle scie chimiche.
L’eccesso di perclorato è usato molto spesso anche per i fuochi pirotecnici.
Impiegare l’energia che scaturisce dalla rottura dell’azoto significherebbe diminuire la quantità di perclorato necessaria a far scaturire i giochi pirotecnici in cielo.
Darren Naud, esperto dei DMD systems, ha dichiarato sul Chemical & Engineering News:
La nitrocellulosa è probabilmente uno dei migliori ingredienti con una minor quantità di fumo emessa.
Brucia con poco fumo e non c’è alcuna caduta di residui di combustione dannosi per la salute.
C’è solo biossido di carbonio, acqua e azoto.
Anonimo 1 Febbraio 2010 il 6:30 pm
dieci minuiti di fuochi all’anno in una località non possono essere causa di gravi danni permanenti, ci sono cose ben peggiori, non facciam ridere…