Quella che stiamo per presentarvi non è certo la classica casa sugli alberi, sogno di ogni bambino, rifugio qualche metro sopra al mondo per sfuggire agli adulti ed isolarsi un po’ più vicino alle nuvole per giocare.
Ma è una costruzione altrettanto suggestiva, che all’esterno si compone di specchi che riflettono gli alberi, il cielo, gli uccelli e la bellezza della natura circostante. L’idea ricorda un po’ la capsula alpina di Ross Lovegrove di cui vi parlammo tempo fa. Stavolta non siamo sulle Dolomiti bensì in Svezia e la progettazione (e costruzione) di questa dimora veramente spettacolare si deve alla Tham&Videgard.
Quando mesi fa annunciarono il loro progetto di un treehotel, le polemiche non mancarono, soprattutto perché si spacciava per eco-resort una struttura che avrebbe parecchio confuso le idee agli uccelli, con tutti quegli specchi, causandogli una morte sicura. Inoltre sembrava impossibile che si riuscisse a realizzare un edificio simile. Eppure ce l’hanno fatta, vincendo ogni resistenza e trovando una soluzione per gli uccelli. Ma ci arriveremo. Procediamo con ordine.
Quella che vedete nelle foto è una delle sei unità abitative del Treehotel, l’eco-resort inaugurato lo scorso fine settimana a 40 miglia a sud del Circolo Polare Artico, nel Nord della Svezia. Un cubo di vetro di quattro metri che riflette lo scenario circostante.
Tornando al problema uccelli che si schiantano in volo, Kent Lindvall, co-proprietario del TreeHotel, spiega che i cubi sono invisibili nel bosco a tutti tranne che ai volatili per via di
una speciale pellicola che è visibile solo agli uccelli che sarà applicata alle case di vetro.
Per quanto riguarda le altre caratteristiche, le casette sono tutte costruite in legno eco-sostenibile, riscaldate da un pavimento radiante e dotate di una toilette a incenerimento (e su quest’ultima ci sono dei dubbi se sia effettivamente ecologica).
Su Designboom, i proprietari affermano di aver creato un hotel invisibile per non deturpare in alcun modo il bosco, lasciando il paesaggio intatto e di voler offrire ai loro ospiti non safari in motoslitta, molto comuni da queste parti, bensì passeggiate in scenari incontaminati e selvaggi.
Che ne pensate?
[Fonte e Foto: Treehugger]
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