Mentre in Italia (ma non solo) la politica taglia i sussidi alle energie rinnovabili, in Francia François Hollande la pensa molto diversamente. Il mondo, dice il presidente transalpino, andrà incontro ad una catastrofe se i Paesi non adotteranno contromisure. Per questo, in occasione della conferenza internazionale sull’energia che si è tenuta ieri ad Abu Dhabi, Hollande ci ha tenuto a ribadire l’importanza di investire nelle rinnovabili per proteggere il pianeta da lasciare alle generazioni future.
Se non agiamo, se non facciamo nulla, se non investiamo nulla, possiamo essere certi che avremo una catastrofe molto presto. Dobbiamo avere la fiducia necessaria per investire nelle nuove energie. Possiamo agire insieme per creare questo mondo delle energie rinnovabili
ha spiegato il presidente, aggiungendo che non si tratta solo di energia da produrre, ma anche da risparmiare attraverso tecniche architettoniche e urbane. Purtroppo il fatto che la conferenza fosse ospitata da un Paese arabo deve avere riportato alla mente la conferenza tenutasi in Qatar appena un mese fa, dove come sempre Paesi ricchi e poveri si sono scontrati, portando ad un inevitabile rinvio della questione a data da destinarsi.
Ad esempio il presidente dell’Argentina Christina Kirchner ha ribadito ancora una volta che i Paesi sviluppati non devono pretendere chissà cosa perché sono loro che devono fare di più:
Dobbiamo notare l’aumento delle emissioni ed invertire queste tendenze. E’ molto importante utilizzare le energie rinnovabili. Abbiamo l’obbligo per la qualità della vita. Siamo tutti responsabili ma, naturalmente, alcuni di noi hanno più responsabilità di altri
ha spiegato la Kirchner, smontando di fatto tutti gli sforzi fatti da Hollande. I dialoghi continueranno nei prossimi giorni tra gli oltre trentamila delegati dei Paesi di tutto il mondo, ma sembra che, a parte le buone intenzioni, non siano d’accordo su nulla. Come sempre.
[Fonte: The Guardian]
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