Greenpeace lancia un nuovo allarme per la protezione delle foreste del Congo. Non è poco il quantitativo gestito e modificato dalle aziende che di questo si occupano, e il problema sembra non trovare soluzione, come segnalato più volte dall’associazione. Il governo del Congo confermerà 65 concessioni, (e i 10 milioni di ettari di foresta cui fanno riferimento non sono pochi). Una cifra, quella prevista, che va ben oltre, dunque, i 4,4 milioni di ettari cui si sarebbero dovute limitare le concessioni secondo le promesse fatte fino ad ora dalle autorità.
Industria vs Ambiente. Il punto è proprio questo: il mercato che spinge e schiaccia, e la tutela di persone e luoghi. Realtà verso utopia, praticamente. Molte imprese forestali, infatti, dato il rischio di cancellazione dei contratti, hanno presentato una serie di ricorsi. Le aziende non ci stanno, ma, per una volta, le cifre “legali” si sono rivelate dalla parte dell’ambiente: solo 19 ricorsi su 87 sono stati accolti.
Le comunità locali hanno fatto sentire la loro voce da tempo – e certo continueranno a farlo. E’ la loro terra, l’aria che respirano e il terreno dal quale mangiano. E le compagnie del legno – questa l’accusa – decimano quegli alberi dalla vita altrimenti eterna. E razziano, perchè quello che si lasciano dietro è desolazione, tanta desolazione, e certo non ricchezza per le comunità. E poi vengono gli ambientalisti, a ricordare che la deforestazione è minaccia suprema per il destino del clima della Terra.
Nel frattempo uno studio pubblicato su Science afferma che la morte degli alberi secolari può essere plausibilmente spiegata proprio con il riscaldamento globale. Che nelle zone forestali raggiunge dei picchi, nel quadro di un incremento globale.
Dal Congo alle sequoio secolari, il grido che unisce gli ambientalisti – e non solo – è proprio questo. Salviamo gli alberi.
ivan 20 Aprile 2009 il 11:27 pm
carissima grenpeace qui’ fanno a gara per chi piu’ adopera iroko africano per le barche per le case per le chiese. contemporaneamente raccolgono soldi per aiutare l’africa che muore anche per colpa di chi usa iroko, e si preoccupano del futuro dei suoi bimbi quando usando iroko commettono due furti..rubano ai bimbi africani e ai loro una delle poche speranze che anno di vivere…le foreste..nel frattempo o chiesto il permesso di prendere dei grossi tronchi di pino schiantati dal vento a caprera.. vorei realizzare delle finestre con quel legno che rispetta leforeste..distinti saluti, siete grandi ivan
ivan 20 Aprile 2009 il 11:28 pm
ivan dice: