Mentre i partecipanti alla Formula Uno litigano su eventuali nuove federazioni e nuove regole, negli Stati Uniti nasce la Green Racing, una corsa ecologica che conferisce un premio per la vettura più veloce che produce il minor impatto ambientale in una corsa.
L’American Le Mans Series in sostanza è un’intero campionato concentrato in una sola gara che si è tenuta lo scorso ottobre in via sperimentale. Michelin è stato lo sponsor per il 2009, ed ha ribattezzato la gara Michelin Green X Challenge. Si tratta di una delle più veloci corse di auto al mondo, basata sulla ricerca di combustibili più puliti e motori più efficienti sotto il profilo energetico. Ma non fate l’errore solito, cioè pensare che essere ecologico significa essere lento.
John C. Glenn, un esperto ambientale della US Environmental Protection Agency (EPA), ha descritto la corsa verde in occasione del 13 ° congresso annuale di Ingegneria Chimica Ecologica, una organizzazione no-profit dedicata a promuovere e migliorare la scoperta e la progettazione di prodotti chimici e dei processi che eliminano la generazione e l’utilizzo di sostanze pericolose in tutti gli aspetti dell’industria chimica.
La speranza è che il concetto fondamentale di portare innovazioni come ripulire l’ambiente e contribuire a ridurre la nostra dipendenza dal petrolio nel mondo delle auto che usiamo nella vita quotidiana sta alla base di tutto questo movimento. Spiega Glenn:
La corsa delle auto effettivamente sposta la tecnologia della strada in diversi modelli d’automobile. La tecnologia delle auto da corsa si sviluppa ad un ritmo molto più veloce rispetto alla tecnologia di quelle da strada. Esse costituiscono la base del tipo di auto che la gente vuole. Le persone vedono le vetture da corsa in pista, e quello è il tipo di auto che vogliono acquistare.
Il progetto è nato sin dal 2006, ma solo pochi mesi fa c’è stata la prima corsa. Le autovetture che possono partecipare alla gara si devono basare su tre fattori principali. Devono essere considerate eco-friendly l’energia utilizzata, i gas a effetto serra emessi e i combustibili alternativi. Il sistema di punteggio comprende anche la massa del veicolo e la velocità media.
Dicevamo che non si potevano considerare lente queste auto perché, mediamente, raggiungono una velocità massima di 320 km/h, praticamente quasi quanto quelle delle Formula Uno classica. La differenza però è che si usano combustibili alternativi come diesel senza zolfo e motori ibridi gas-elettricità, ma anche etanolo e altri carburanti rinnovabili.
Fonte: [Livescience]
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