Occupa 44 mila metri quadri il data center di Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, messo in cantiere dall’Eni, inaugurato ieri alla presenza di Marcello Raimondi, assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti.
Nato da un progetto interamente italiano, elaborerà dati, secondo quanto garantiscono gli ideatori, consumando 1/3 in meno rispetto agli altri data center oggi disponibili.
L’impianto, alimentato da turbogas a metano e che dovrebbe essere ultimato entro la fine dell’anno, va ad unificare tutti i centri di elaborazioni attuali della compagnia e secondo le stime fornite dai gestori dovrebbe garantire un risparmio annuo di emissioni di CO2 pari a circa 335 mila tonnellate.
Eni lancia la sfida dell’efficienza energetica a Google che ora detiene il primato con un Pue (Power Usage Effectiveness) pari a 1,27 (dichiarato) e intende raggiungere un coefficiente inferiore ad 1,2. Per renderci conto di cosa significa ed a quanto equivale questo potenziamento dell’efficienza energetica, basti pensare che la media italiana è compresa tra 2 e 3. Il data center utilizza aria esterna per raffreddare i calcolatori con il sistema di Free-cooling diretto che limita la necessità di ricorrere ai condizionatori.
Raimondi guarda con interesse a questo progetto dal momento che, come afferma, per la Lombardia del futuro
Il tema dell’energia e dell’efficienza energetica è cruciale. La nostra idea di Smart Region passa dalla possibilità di gestire i dati e i flussi di energia in maniera completa e intelligente, proprio come avviene qui. E in questo percorso Pavia sta diventando sempre più la provincia leader dell’innovazione. Ict (Information communication technology), rispetto dell’ambiente, efficientamento energetico e innovazione tecnologica sono i pilastri su cui costruire la Regione intelligente che abbiamo in mente.
La tecnologia, per Raimondi, deve mettersi al servizio dell’ambiente, anche perché produce il 2-3% delle emissioni globali. L’assessore sottolinea anche i vantaggi economici dell’efficienza energetica:
Un altro aspetto importante è quello economico (il 20 per cento dei costi di gestione di un data center è legato al pagamento delle bollette di consumo) e un altro ancora è quello dell’assorbimento di energia (i data center necessitano di quantità di energia elettrica molto elevate e concentrate in aree ristrette). Invece il risultato ottenuto con questo centro di Eni dimostra che una grande azienda energetica investe nel nostro territorio anche tenendo presente le sfide ambientali.