Si è aperta ieri la grande mostra Garden Green Energy al Bakken Museum : quattro enormi sculture alimentate da energia rinnovabile, dal sole, dall’acqua e dal vento, sono state installate nelle sale del museo di Minneapolis, che rimarrano fino al 25 luglio, in occasione del Minneapolis Aquatennial e dei “10 Best Days of The Bakken”. Gli artisti hanno lavorato in stretta collaborazione con scienziati, ingegneri e inventori nel campo delle energie pulite, dimostrando come un connubio tra ecologia, arte e scienza, è sempre stimolante e coinvolgente.
Splitters solare è l’opera ideata da Marjorie Pitz, architetto e paesaggista di Minneapolis. Nella sua installazione vi sono tre folletti arroccati in tre vasche che gettano zampilli d’acqua nel cielo, ma si arrestano quando visitatori o curiosi si avvicinano alle vasche. Le vasche, ornate da occhi luccicanti e ciuffi d’erba verde, sono alimentate da eneria solare e nel loro insieme rappresentano un piccolo ecosistema dove l’acqua, la terra, l’aria e il sole favoriscono la crescita dell’erba e la vita dei pesciolini rossi che nuotano, incuranti del caldo e dell’afa, nelle vasche di Splitter solare. Finito a Infinite, dell’artista giapponese Mayumi Amada, colpisce per la visione infinita e multicolore che si apre davanti agli occhi dei visitatori: caleidoscopi e display visivi in sequenza simulano lo spazio illimitato ma tutto chiave green. I caleidoscopi sono realizzati con bottiglie di plastica riciclate, cartoni delle uova e altri materiali usati, illuminati da luci al LED alimentate da energia eolica e solare e specchi che servono a creare l’infinità e l’illusione dello spazio dove convivono assieme arte, fonti energetiche sostenibili e materiali riciclati.
L’installazione Sonic dei raggi solari è stata ideata da un team di artisti locali: Daniel Dean, Ben Moren ed Emily Stover. Si tratta di una scultura solare acustica, provate ad immaginare un enorme megafono in acciaio che raccoglie i suoni e li trasforma in energia solare che alimentano piccoli creature robotiche che a loro volta emettono suoni metallici, ronzii e click, i suoni dei raggi del sole. Make It Rain è infine una scultura ludico-interattiva che invita i visitatori a sperimentare le leggi fisiche dell’energia solare. L’opera, realizzata da Peter Sowinski in collaborazione con Lucas Koski, è composta da tre parti principali, un telescopio solare, un pergolato di pioggia e un collettore solare. I raggi del sole catturati dalla lente del telescopio danno inizio ad una reazione a catena: un interruttore ottico si accende e attiva le pompe che fanno scendere delle gocce d’acqua dal pergolato, dunque con l’ingegno dell’uomo si potranno vedere assieme sole e pioggia.
Il museo del Minnesota è dedicato a Earl Bakken, ingegnere elettrotecnico e ricercatore presso l’Università del Minnesota. Egli all’età di 25 anni Bakken si dedica alla realizzazione di apparecchiature mediche elettroniche, come i pacemakers ad esempio. Ben presto i suoi interessi si focalizzano sull’utilizzo di energia elettrica per scopi terapeutici. La sua biblioteca, oggi trasformata nel museo Bakken, è tuttora impegnata nella divulgazione delle sue scoperte e nell’esplorazione della storia e della natura dell’elettricità e del magnetismo.
[Fonte: the Bakken Museum]
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