I gorilla rischiano di scomparire in gran parte del bacino del Congo entro la metà del 2020 se non si interviene per la protezione contro il bracconaggio e la distruzione dell’habitat, avverte un nuovo rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite e l’Interpol.
The Last Stand of the Gorilla – Crimini ambientali e conflitto nel Bacino del Congo, pubblicato in occasione della riunione CITES a Doha, Qatar, elenca un gran numero di minacce ai gorilla, compreso il commercio di carne di animali selvatici, i focolai del virus Ebola, il disboscamento illegale, le attività minerarie, e la produzione di carbone dalla legna.
La relazione avverte che le milizie nella parte Orientale della Repubblica democratica del Congo rischiano di mandare in crisi i gorilla con il traffico ed il coinvolgimento in altre attività illecite. La carne di animali selvatici si muove attraverso i canali del contrabbando stesso del legname estratto illegalmente, insieme ai diamanti, oro e coltan (un minerale utilizzato nei telefoni cellulari). Inoltre, l’insicurezza nella regione ha portato centinaia di migliaia di persone in campi profughi, e questo ha aumentato la pressione sulle risorse naturali, compreso l’habitat della foresta per i gorilla e le stesse scimmie.
Con l’attuale tasso accelerato di bracconaggio per la carne di animali selvatici e la perdita di habitat, i gorilla del Grande Bacino del Congo possono scomparire dalla maggior parte del loro attuale habitat entro dieci-quindici anni. Stiamo osservando una diminuzione della fauna selvatica in molte parti della regione, e anche gli effetti collaterali sul bracconaggio al di fuori della regione e sul bracconaggio per l’avorio e per il corno di rinoceronte, che spesso coinvolgono i bracconieri e contrabbandieri operativi dal Bacino del Congo, Uganda, Burundi e Ruanda, ai compratori in Asia e oltre
ha spiegato Christian Nellemann, principale autore del rapporto.
Alla fine è anche una tragedia per le persone che vivono nelle comunità e nei Paesi interessati. I beni naturali sono i loro beni: quelli alla base della vita e del sostentamento per milioni di persone. In breve, per la criminalità ambientale e il furto da parte di pochi e potenti ne fanno le spese i poveri e vulnerabili.
Fonte: [Mongabay]
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