Debutterà in Israele, grazie alla società Waze inglobata da Google, il servizio di Big G per il car sharing: RideWith, il servizio pronto al lancio, dovrebbe essere molto più vicino al meccanismo di BlaBlaCar che a quello di Uber. Come sempre per il car sharing i vantaggi principali si misurano in termini di risparmio economico e di abbattimento delle emissioni di CO2 legate ai veicoli.
Debutterà nelle strade di Israele, stato sempre attivo sul fronte dell’innovazione come dimostrato anche con il padiglione per l’Expo2015, il servizio di carpooling di Google. Ha sede proprio in Israele la società Waze al centro del progetto di car sharing. L’app RideWith permetterà, in estrema sintesi, di mettere in contatto persone per la condivisione dell’auto, il che potrà determinare a propria volta un risparmio di soldi per gli utenti e benefici sul fronte della sostenibilità ambientale. Come annunciato di recente dallo staff che lavora all’applicazione
Stiamo conducendo un piccolo e privato beta test nella grande area di Tel Aviv per un concetto di car pooling.
Sarebbero tre le città coinvolte per il primo test secondo il quotidiano Haaretz: la già citata Tel Aviv, Ra’anana e Herzliya. Il car sharing firmato Google e Waze dovrebbe basarsi su un meccanismo relativamente semplice: gli utenti verranno messi in contatto tramite Waze e grazie alla funzione di notifica e messaggi di RideWith potranno accordarsi come meglio credono per la condivisione del viaggio in auto. Il sistema cercherà in automatico chi è alla ricerca di un passaggio per il tragitto che interessa il guidatore, nella fascia oraria desiderata e senza variazioni esagerate dal percorso desiderato.
Il servizio di car sharing che sarà testato a breve in Israele, quindi, permetterà ai conducenti di ricevere un compenso per il trasporto di un passeggero secondo una logica vicina alla classica “divisione delle spese”, e gli sviluppatori garantiscono che saranno presenti degli accorgimenti affinché i guidatori non lucrino su tale possibilità trasformandola in un business.
Secondo le informazioni disponibili al momento, infatti, con il nuovo servizio saranno possibili fino a due corse al giorno ma non di più, inoltre il pagamento dei passeggeri dovrebbe essere stabilito in base alla distanza percorsa, con l’aggiunta di un canone nominale per l’auto. Il pagamento potrà essere inoltrato tramite la stessa applicazione e Google, a quanto sembra, dovrebbe trattenere a titolo di commissione il 15 per cento dell’importo versato dai passeggeri.
Il car pooling di Waze (azienda israeliana che conta ben 200mila dipendenti), risulta pertanto estremamente interessante anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale, dato che si avvicina al funzionamento di app come BlaBlaCar, tanto per citare la più famosa. Discostandosi dai meccanismi di Uber il servizio della società israeliana acquisita da Google dovrebbe anche evitare le noie legali incontrate da Uber. Non resta quindi che attendere gli sviluppi della fase di prova augurandosi che il servizio di carpooling firmato Google possa essere esteso quanto prima al resto del mondo, fornendo una nuova possibilità per condividere viaggi in automobile in modo semplice, veloce e sicuro.
Photo credits | Thinkstock
Waldo 1 Marzo 2017 il 3:16 am
Pretty nice post. I just stumbled upon your weblog and wished to mention that I have really loved browsing your weblog posts.
After all I’ll be subscribing to your rss feed and I hope you write once more very soon!
my webpage; ig