I ricercatori dell’Università della California di Santa Barbara e della Texas A & M University hanno definito i risultati dei loro studi “molto sorprendenti”, quando hanno misurato le concentrazioni di gas metano nel Golfo del Messico. Hanno infatti notato che i livelli sono tornati quasi normali solo pochi mesi dopo l’enorme rilascio di petrolio avvenuto in seguito all’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon.
I risultati dello studio, condotto da John Kessler e David Valentine, sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Science. Essi mostrano che Madre Natura ha provveduto rapidamente alla rimozione di oltre 200.000 tonnellate di metano disciolto attraverso l’azione dei batteri che sono fioriti, consumando completamente il gas che era stato sprigionato dalla catastrofe.
La scorsa estate il team di ricerca aveva segnalata quantità 100.000 volte superiori ai livelli normali di gas metano. Ma circa 120 giorni dopo la rilevazione iniziale hanno trovato solo normali concentrazioni di metano ed una chiara prova della reazione naturale che andava ben oltre le più rosee previsioni.
Quello che abbiamo osservato nel mese di giugno è stato un orizzonte di acque profonde cariche di gas metano e altri idrocarburi. Quando siamo tornati a settembre e ottobre e abbiamo monitorato queste acque, abbiamo scoperto che i gas non c’erano più. Al loro posto sono stati trovati residui di batteri mangia-metano, e un milione di tonnellate in deficit di ossigeno disciolto che attribuiamo all’aspirazione del metano da parte questi batteri
ha spiegato Valentine. Kessler ha aggiunto:
Sulla base delle nostre rilevazioni dall’inizio dell’estate precedente e le altre misure dei tassi di respirazione del metano in tutto il mondo, è risultato che il metano sarebbe stato presente nel Golfo per gli anni a venire, invece, i tassi di aspirazione del metano sono aumentati ad alti livelli mai registrati.
In questo modo gli scienziati hanno potuto costituire un’idea più chiara di come funziona il pianeta, permettendo anche di intuire meglio come la Natura possa reagire ai disastri che combina l’uomo, e dandoci maggiori speranze per il futuro.
[Fonte: Sciencedaily]
amrco 7 Gennaio 2011 il 4:29 pm
…il nostro bel pianetino ha capacità di recupero sorprendenti!!!
e i petrolieri lo sanno ….sigh ….sob
amrcoxxxx