Non sembrano esserci vie d’uscita per fermare il Global Warming e per contrastare i cambiamenti climatici. Secondo quanto trapelato dal rapporto del progetto intergovernativo che ha impegnato 100 scienziati provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di far luce sul riscaldamento terrestre, il fenomeno potrebbe essere “irreversibile”.
Dopo la pubblicazione della sintesi del progetto intergovernativo sui cambiamenti climatici che, ricordiamo sarà reso noto solo nel prossimo summit dell’ONU, sono trapelate tuttavia delle indiscrezioni che imputano alle attività umane il 95% delle colpe per il Global Warming. Inoltre si legge nel rapporto che con il riscaldamento terrestre non solo aumenteranno i livelli dei mari, aspetto già noto da tempo; ma anche l’acidificazione degli oceani. Su questo aspetto gli scienziati sono praticamente certi, il che significa che verranno minacciati
la sopravvivenza di interi ecosistemi che vanno dal fitoplancton alle barriere coralline
non risparmiando nessuno della catena alimentare, compreso l’uomo.
Il livello dei mari, dalle stime effettuate, potrebbe aumentare da 5 a 10 metri, certamente di 3 metri entro il 2100. Come nell’ultimo periodo interglaciale, circa 129.000 anni fa, il livello dei mari era superiore di 5 metri rispetto ai valori di oggi e che le temperature erano non più alte di 2 gradi Celsius rispetto al periodo post-industriale. Con l’aumento del livello delle acque si avrà anche un sostanziale scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, già negli ultimi decenni alcuni ghiacciai dell’isola si sono sciolti causando un aumento di 1,4- 4,3 metri del livello del mare. Se i ghiacciai della Groenlandia si sciogliessero del tutto, le acque salirebbero di circa 7 metri.
Altro scenario catastrofico è previsto per l’atmosfera in cui rimarrà per un millennio il quantitativo di C02 immesso negli ultimi secoli. Secondo gli studi effettuati si stima che anche se le emissioni di gas serra dovessero terminare del tutto, il Global Warming continuerà ugualmente per molti secoli.
[Fonte: Mother jones]
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