Il riciclaggio della plastica si sta facendo strada anche ad Abu Dhabi, dove un programma pilota nella città studentesca di Al Ain ha già raccolto e compresso almeno 50.000 bottiglie d’acqua in un mese. Vista l’efficienza, il programma potrebbe essere esteso a livello nazionale il prossimo anno, eventualmente comprendendo fino ad un quarto delle scuole degli Stati del Golfo.
Rajnish Sinha, direttore generale di Horizon Technologies, una delle due società sponsor del programma pilota, ha detto al giornale locale di Abu Dhabi che gli Emirati Arabi Uniti consumano circa 80.000 tonnellate di PET (polietilene tereftalato), il principale materiale utilizzato per fare bottiglie di plastica, ogni anno, abbastanza per la produzione di 3,2 miliardi di bottiglie.
Dieci scuole attualmente partecipano al programma pilota, in cui le bottiglie di plastica sono raccolte, compresse con un dispositivo inventato da un tecnico ungherese che utilizza il calore per ridurre una bottiglia del 10% della sua dimensione originale (presumibilmente per ridurre al minimo i costi di trasporto), e poi la trasporta in un centro di riciclaggio, con sede a Fujairah, dove essa viene lavorata e recuperata.
L’altro sponsor del programma scolastico, l’Al Ain Mineral Water Company, ha ammesso di essere interessato ad utilizzare la plastica riciclata per i propri prodotti su larga scala, ma non ha ancora attuato degli accordi ufficiali. Il problema è che in molti comuni non c’è un piano di riciclaggio, e quest’attività stenta a partire.
L’Horizon, che detiene i diritti di distribuzione sul dispositivo per la compressione in EAU, è anche coinvolta in un progetto basato in Oman per diffondere i bidoni della raccolta differenziata PET in complessi residenziali e commerciali, ristoranti, e università. Questo sforzo è forse il più ambizioso intrapreso negli Emirati, degli Stati che spesso da noi sono visti come arretrati, e che effettivamente fino a pochi anni fa lo erano. Però, a differenza nostra, si danno da fare, ed il tasso di riciclo in pochi anni è riuscito a superare anche quello di una nazione “evoluta” come l’Italia. L’idea di effettuare la raccolta differenziata nelle Università e nelle scuole, oltre che nei locali pubblici, è geniale, perché è lì che si concentra il maggior numero di consumo di plastica. Sarebbe già un grosso passo avanti per noi se cominciassimo a prendere in considerazine anche questa possibilità.
Fonte: [Treehugger]
sergio 22 Giugno 2009 il 3:42 pm
Salve, vorrei poter proporre un nuovo sistema di raccolta differenziata da me ideato e progettato.
Il sistema innovativo consentirebbe un riciclo pari al 80/90% dei rifiuti.
A tal proposito vorrei che questo nuovo sistema venga adottato negli Emirati Arabi e vorrei avere da voi un referente della zona con cui valutare il progetto.
Certi di un Vs. riscontro invio distinti saluti.
Sergio Balzano