Giugno 2024 ci ha fatto aggiornare il record di caldo in Italia: nuovi studi in corso

di Daniele Pace Commenta

Il mese di giugno è stato il più caldo mai registrato in Italia, nonostante molte Regioni abbiano dovuto fare i conti con violenti nubifragi e allerte meteo. Tutto infatti ruota intorno alla differenza tra meteo e clima. Ciò che emerge dai dati dell’osservatorio Copernicus è che con giugno 2024 si è arrivati ai tredici mesi in cui la temperatura è stata la più alta mai registrata nel mese corrispondente.

caldo in Italia
caldo in Italia

Gli ultimi dati sul caldo in Italia

Nell’ultimo anno la Terra è stata davvero bollente e ciò include anche l’Italia che ha superato di gran lunga l’obiettivo fissato all’Accordi di Parigi di tenere il riscaldamento globale sotto l’1,5°. Infatti negli ultimi mesi, secondo i vari dati forniti dagli esperti, si è arrivati allo stato di 1,64°C. Approfondendo la questione, a giugno 2024 la temperatura media dell’aria in superficie è stata 16,66°C, 0,67°C in più ridetto alla media registrata a giugno nel periodo 1991-2020.

Sappiamo però come al Nord Italia non è stato assolutamente avvertito un giugno così caldo, anzi a molti è sembrato autunno più che inizio estate. In questo caso però non c’è alcun tipo di contraddizione, perché semplicemente si fa riferimento a due parametri differenti, ossia meteo e clima. Ciò che in gran parte del Nord Italia ha percepito durante il mese di giugno si tratta di situazioni che hanno a che fare con il meteo, mentre i dati forniti da Copernicus si riferiscono all’andamento del clima della Terra.

Bisogna quindi fare una differenza tra le due entità per capire effettivamente il perché giugno 2024 è stato considerato il più caldo di sempre. Quanto accaduto nel nostro Paese dal punto di vista meteorologico non ha nessun peso in una valutazione globale del clima perché si tratta di un’informazione estremamente locale, facendo quindi riferimento a una porzione di superficie davvero molto piccola rispetto all’intero Pianeta.

Questa condizione locale non può quindi essere un indicatore di clima perché soggetta ad un numero infinito di variabili. Andando ad esempio nel Sud Italia si è avvertito un caldo record a giugno. Ciò che quindi accade a livello locale non può essere una condizione indicativa per ciò che avviene su tutta la Terra. I dati di Copernicus sono reali ed è emerso come questo giugno sia stato il 13° mese più caldo di sempre e tutti i 12 mesi precedenti, a partire dal giugno 2023.

Bisogna quindi semplicemente sapere come meteo e clima siano due cose diverse. Entrambe si riferiscono alle condizioni dell’atmosfera, temperatura, umidità e velocità del vento, ma il meteo si riferisce a queste condizioni in un certo luogo e in un certo momento, mentre il clima valuta le condizioni atmosferiche mediate sul lungo periodo.

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