Mentre le tecnologie a terra per la mobilità solare stentano, quelle per il mare corrono che è una bellezza. Turanor, la più grande nave solare al mondo, sta per completare il suo giro del pianeta durato 18 mesi. L’imbarcazione svizzera è dotata di un enorme impianto solare che copre quasi tutta la sua superficie superiore, composto dagli stessi pannelli dello space shuttle.
Partito da Monaco 15 mesi fa, quando vi farà ritorno in aprile sancirà il primo giro del mondo fatto da un mezzo alimentato esclusivamente dall’energia solare. Viaggiando ad una velocità di 4-5 nodi, Turanor ha navigato lungo la linea dell’Equatore in modo da avere sempre sole a sufficienza per auto-alimentarsi. Ha toccato così i porti di Miami, Panama, le Galapagos, Hong Kong, ed ora è ad Abu Dhabi dove la nave è in mostra al World Future Energy Festival, una rassegna annuale in cui sono sempre più presenti le tecnologie rinnovabili in cerca di investitori.
E’ chiaro che questa nave non sarà mai destinata all’utilizzo commerciale, ma è un importante punto di partenza per la tecnologia, un po’ come lo fu il primo dirigibile per l’aviazione moderna. Ci sono molti aspetti positivi in quest’impresa. Il primo è che i due motori diesel montati sulla barca per sicurezza non sono mai stati accesi, segno che i 703 pannelli solari non hanno mai smesso di funzionare nemmeno per un secondo; la seconda è che la loro autonomia è molto vasta dato che la batteria che alimenta il motore non è mai scesa al di sotto del 30% di carica; ed inoltre l’equipaggio afferma che, fino ad oggi, non ci sono mai stati inconvenienti tecnici durante la navigazione, nemmeno di fronte alle tempeste del mare.
L’azienda che l’ha costruita è la Planet Solar, la stessa che ha realizzato Solar Impulse, il primo aereo 100% solare che qualche mese fa ha stabilito il record della più lunga durata di un velivolo ad energia rinnovabile in aria, e cioè 26 ore filate.
[Fonte e foto: Treehugger]