Sabato 1 e domenica 2 luglio torna l’appuntamento con le Giornate Enpa contro l’abbandono degli animali, un’iniziativa giunta alla quinta edizione, ormai diventata un appuntamento fisso e in questo periodo dell’anno ancora più importante considerato che l’arrivo dell’estate porta sempre con sè un aumento degli abbandoni degli animali.
130 le piazze italiane che ospiteranno l’iniziativa, da Torino a Taranto, da Forlì a Amalfi. Circa mille volontari della Protezione Animali informeranno e sensibilizzeranno i cittadini sui temi legati al contrasto e alla prevenzione del randagismo. Secondo i dati segnalati dal Ministero della Salute, nel 2012 i cani randagi che vagavano sul territorio erano tra 500mila e 700mila ma secondo dati più recenti, per il 2015 sono stati rilevati 100.000 animali entrati nei canili sanitari.
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Secondo Enpa quindi la situazione sarebbe in progressivo miglioramento rispetto agli ani passati ma c’è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto per colmare il divario che ancora divide le regioni del Nord, più virtuose, da quelle del Sud come spiegato da Marco Bravi di Enpa:
Registriamo comunque una certa inversione di tendenza rispetto al passato. Lo vediamo soprattutto dalla frequenza con cui gli animali vengono adottati presso le nostre strutture, da un rallentamento della velocità di riempimento dei box, da una crescente consapevolezza delle persone con cui entriamo in contatto. Purtroppo ciò non significa che l’emergenza sia stata risolta e si riscontrano ancora situazioni di drammatico squilibrio tra regioni virtuose e regioni inadempienti, specie al Sud.
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E ad essere abbandonati non sono solo i cani, aggiunge Bravi:
Assistiamo inoltre al fenomeno dei nuovi abbandoni . Non più solo cani, ma anche gatti, tartarughe, iguane, furetti, persino pitoni. Qualsiasi animale cresciuto in cattività, se viene abbandonato è destinato alla morte. L’abbandono di animali non è solo un atto eticamente inaccettabile, ma è anche un reato penale.