Ogni 21 novembre in Italia si festeggeranno gli alberi. Lo ha deciso nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
La festa nazionale dell’albero fa parte di un disegno di legge più ampio, per ora approvato in via preliminare, che mira a creare maggiori spazi verdi nelle aree urbane, aree ecologiche che spesso, diciamolo pure, latitano nelle nostre grandi città, ma anche nei centri urbani meno estesi.
La Prestigiacomo ha spiegato l’importanza di questo provvedimento, elencando le proprietà degli alberi e i benefici che anche un solo albero può apportare, ancora più evidenti in un ambiente inquinato e poco ossigenato come quello urbano:
Gli alberi non sono solo essenziali elementi di arredo ecologico per le nostre città ma anche grandi fornitori di servizi ambientali. Infatti un singolo albero è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg. di emissioni di CO2 all’anno. Inoltre, gli alberi riducono l’inquinamento acustico e possono farci risparmiare sino al 10 % del consumo energetico.
Che dire, sante parole. La Prestigiacomo punta a promuovere una vera e propria cultura del verde nelle città italiane, cominciando proprio dagli alberi, l’elemento primo per una vita più sostenibile e per migliorare la qualità dell’aria, e dunque la salute, di tutti gli abitanti delle metropoli.
La novità prevista in questo decreto legge che più ci piace è quella che prevede l’obbligo per i sindaci di piantare un albero per ogni nuovo nato, una misura che se applicata senza il solito aggirare le norme tutto italiano, avrebbe davvero risvolti positivi a medio e lungo termine. In realtà, questa norma è già presente, ma non effettiva. Con questo decreto, si abbrevierebbero i tempi: dai dodici mesi attuali a soli trenta giorni dalla nascita del bambino. Inoltre, i comuni dovranno informare i neo-genitori dell’esatta locazione dell’albero piantato. Che ve ne pare?
[Fonte: Ansa Ambiente]
Commenti (3)