Notizie in chiaroscuro arrivano dal Global Wind Day per l’Italia. La manifestazione che si tiene oggi in tutto il mondo, per ricordare l’importanza dell’energia del vento, è anche l’occasione per fare il punto della situazione Paese per Paese, e renderci conto in che direzione il mercato delle rinnovabili sta andando.
Per quanto riguarda l’Italia, spiegano dall’EWEA (European Wind Energy Association), siamo il terzo produttore europeo di energia eolica, con cifre da far invidia alle più grandi potenze mondiali. La cattiva notizia è che, a causa delle decisioni anti-ambientaliste di questo Governo, con ogni probabilità questa crescita verrà smorzata nei prossimi anni.
Il comparto dell’eolico in Italia fornisce 25 mila posti di lavoro, diretti o nell’indotto, e un totale di 4.844,80 Mw di potenza installata, che ci fa rimanere dietro solo a Spagna e Germania. Il mercato del vento ha come pregio quello di essere uno dei pochi a crescere anche durante la crisi, creando ricchezza e lavoro al contrario di tutte le altre attività che hanno creato soltanto disoccupazione. Basti pensare che nell’ultimo anno la produzione di energia eolica è raddoppiata rispetto all’anno precedente, ed ha registrato un incremento per il decimo anno consecutivo.
Da quando, nel 1999, è partita la corsa all’eolico, la potenza installata in Italia è aumentata di circa 20 volte, ma avvertono dall’Anev (Associazione Nazionale Energia del Vento), potrebbe subire un brusco stop a causa dei provvedimenti che verranno inseriti nelle prossime manovre finanziarie, prima di tutti l’eliminazione dei certificati verdi. Con questo provvedimento, che non farebbe guadagnare un solo euro al Governo, le aziende sostenibili vengono penalizzate, diventando quasi un disincentivo ad investire nell’energia pulita. In questo modo le installazioni di pale eoliche (ma anche pannelli solari e simili) diminuirebbero, facendo scivolare l’Italia dal terzo al quinto posto in Europa per produzione eolica nelle previsioni al 2020, e facendoci perdere molte posizioni anche a livello mondiale.
Fonte e foto: [Ansa]