Un esempio di cosa un Paese può fare per inculcare la mentalità verde ai suoi cittadini ci arriva dalla Francia, dove il ponte che attraversa il viale Max Juvénal ad Aix-en-Provence, nel Sud del Paese, è stato trasformato in giardino verticale. Come un vero e proprio Dr. Jekyll e Mr. Hyde, se si guarda il ponte dal lato Sud-Ovest, la sua facciata di cemento grigio, decorato solo da alcuni graffiti, assomiglia a tanti altri che si vedono un po’ ovunque.
Ma attraversando il ponte, ed osservando il suo lato Nord-Est, tutto potrete vedere tranne che una lastra di calcestruzzo. Questo perché nel 2008, Patrick Blanc, il padrino francese dei giardini verticali, ha aggiunto il ponte alla sua lista di conquiste.
Un giardino verticale è una normale struttura fatta di cemento, legno o con qualsiasi altro materiale edile, ricoperta da un vero e proprio muro di foglie e piante. La sua funzione ecologica è molteplice. D’inverno è un ottimo isolante, permettendo di ridurre il bisogno di riscaldamento da parte di un edificio, d’estate è rinfrescante. Inoltre, visto che queste funzioni non interessano un ponte, ha anche la possibilità di aumentare il verde cittadino, migliorando la qualità dell’aria, assorbendo i gas tossici delle auto, dando un nuovo punto di riferimento ai vari insetti fondamentali per la vita, e soprattutto migliorando l’estetica della struttura sulla quale è installato.
Sin dal lontano 1994, Blanc ha installato oltre 150 giardini verticali su edifici pubblici e privati in tutto il mondo, concentrandosi ovviamente sulla Francia. Tra i più spettacolari possiamo trovare il muro del CaixaForum, Museo di Madrid, inaugurato due anni fa. Il giardino verticale di Aix-en-Provence misura 650 metri quadrati, ed è accompagnato da una fontana nella rotatoria di fronte al ponte.
La cosa fantastica di questo esempio è che non ha occupato l’entrata di un museo o di grandi edifici pubblici, considerati di élite, ma trattandosi di una normale struttura urbana, i cittadini hanno potuto sentirla più vicina a loro. Il ponte è notevole, salta immediatamente all’occhio per la sua bellezza fuori dal comune. Resta solo da chiedersi quando anche l’altro lato del ponte si rifarà il look.
[Fonte: Treehugger]
Maurizio 1 Dicembre 2010 il 12:40 pm
Contro la Biodiversità firma la petizione.
Vai eMPOWER della Commissione Europea
http://www.ep-empower.eu/epetitions/it/Biodiversità.aspx?cat=Biodiversity