Il nuovo ministro dell’ambiente Gianluca Galletti rilascia le prime dichiarazioni dopo l’incontro con Andrea Orlando, ora ministro della Giustizia. Tra le priorità abbiamo il dissesto idrogeologico del paese, i casi relativi all’Ilva e alla Terra dei fuochi, la discussione sul pacchetto Clima e Energia della Commissione Europea.
Il nuovo ministro Gianluca Galletti incontra il suo predecessore Andrea Orlando, in un clima molto rilassato, in cui Galletti ha avuto modo di esprimere tutto il suo apprezzamento per Orlando, di condividere le sue scelte passate e le sue idee per l’immediato futuro, di esprimere la volontà di portare avanti i fascicoli aperti e aggiungendo infine che “la sfida è di fare almeno come lui”. Insomma, un incontro avaro di sorprese e di nuove prese di posizione, come era peraltro lecito aspettarsi da un ministro le cui competenze ambientali restano avvolte dal mistero.
Ma veniamo alle priorità ambientali del nuovo ministro: si parte dal dissesto idrogeologico del paese, tema ormai sulla bocca di tutte le figure istituzionali che si sono susseguite al ministero negli ultimi anni, che però continua a non vedere i grandi investimenti necessari per la messa in sicurezza del territorio italiano, che dimostra sempre più le proprie debolezze in caso di condizioni climatiche particolarmente difficili.
Tra le priorità non mancano, ovviamente, interventi per la bonifica della Terra dei fuochi e la prevenzione di disastri ambientali e il contrasto al traffico e gestione illegale dei rifiuti, né il capitolo Ilva, sempre aperto e per il quale non abbiamo al momento dettagli in merito alle misure che intende mettere a punto il nuovo ministro. Resta inoltre caldo il tema della rimozione della Costa Concordia e del porto che sarà scelto per il suo smantellamento (con Piombino che resta senz’altro tra i più probabili).
Molto interessante sarà osservare l’operato del nuovo ministro in merito alla discussione sul Pacchetto Clima e Energia della Commissione Europea: il semestre europeo dell’Italia si avvicina e i riflettori saranno più che mai puntati sulla questione. Abbiamo quindi i primi, prevedibili, buoni propositi del ministro Galletti: nelle prossime settimane vedremo quanto si lavorerà sulle problematiche sopra enunciate.
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