Non fatevi ingannare dal suo aspetto che lo fa somigliare ad un peluche, né tantomeno dal suo nome, ghiottone. Si tratta di uno degli animali più pericolosi del mondo. Grande predatore, capace di ammazzare migliaia di prede nel corso della sua vita, ha trovato qualcosa più grande di lui in grado di porre fine alla sua esistenza: i cambiamenti climatici. Attualmente questo mustelide non è considerato a rischio, ma lo U.S. Fish and Wildlife Service ha proposto di inserirlo nell’elenco delle specie in pericolo.
Il ghiottone vive nel Nord del mondo, cioè alle estremità più settentrionali di America, Europa e Asia. Il suo habitat però si sta restringendo sempre di più a causa della perdita del manto nevoso in cui normalmente vive. Già oggi si è ridotto rispetto a qualche decennio fa, ma gli scienziati del corrispondente americano del nostro corpo forestale hanno calcolato che visto l’incremento delle temperature previsto per i prossimi anni, il suo habitat sarà sempre più ridotto e frammentato.
Questo animale è abituato a vivere in aree in cui la neve è presente per quasi tutto l’anno, in alta montagna dove è tutto imbiancato fino a maggio. Per questo motivo può essere paragonato all’orso polare come rischio estinzione dovuto ai cambiamenti climatici, più che alle tradizionali cause come la caccia. Semmai la mano dell’uomo si è vista all’inizio del secolo scorso quando, per favorire l’urbanizzazione delle aree del Nord America, molti di questi animali venivano avvelenati.
Oggi in tutto il Continente americano si contano appena 300 esemplari, perlopiù concentrati sulle Montagne Rocciose canadesi. In Europa e Asia invece sono confinati alla Scandinavia e a tutta l’area più a Nord della Russia, da un estremo all’altro. L’organismo che si occupa di stabilire quali specie vanno considerate in estinzione si è fatto carico di effettuare una ricerca al riguardo, ma al momento in tutto il mondo solo la Svezia ha intrapreso politiche per la salvaguardia del ghiottone.
[Fonte: Livescience]
Foto: Wikipedia