Di previsioni catastrofiche ne abbiamo sentite tante in passato, ed ora due ricerche fatte da università diverse in nazioni diverse e che mai hanno comunicato tra di loro sono giunte alla stessa conclusione: entro la fine del secolo gran parte dei ghiacciai si scioglierà. Una relazione messa in evidenza dalla rivista scientifica internazionale Nature Geoscience, che non a caso ha pubblicato, uno di fianco all’altro, i due studi.
Il primo proviene dall’Università dell’Alaska, dove certamente di ghiaccio ne sanno più che in altre parti del mondo, firmato da Valentina Radic e Regine Hock; il secondo è stato effettuato all’Università di Calgary, in Canada, ma si concentra sullo stesso fenomeno, e cioè l’effetto serra, con le sue conseguenze sui ghiacciai a lungo termine. Dopo il salto andiamo ad analizzarli.
Lo studio effettuato in Alaska è partito dall’analisi dei dati su 300 ghiacciai di tutto il pianeta dal 1961 al 2004. Utilizzando alcuni parametri condivisi nel mondo scientifico, stabiliti dal Giec (il gruppo intergovernativo dell’Onu per studiare gli effetti dei mutamenti climatici) i quali prendono in considerazione l’incremento demografico, l’attività industriale, ed il ricorso a fonti di energia, sia inquinanti che rinnovabili, le ricercatrici hanno concluso che entro la fine del secolo le temperature medie dovrebbero aumentare di 2,8 gradi. Temperatura che supera la soglia considerata pericolosa, ma che è un’ipotesi meno catastrofista rispetto ad altri studi che preannunciavano incrementi superiori ai 4 gradi Celsius. In questo caso si avrebbero queste conseguenze:
- Il totale della perdita dei ghiacciai mondiali si dovrebbe attestare, al 2100, tra il 15 ed il 27% del volume;
- I ghiacciai alpini dovrebbero ridursi dal 60 al 90% (con una stima che dovrebbe aggirarsi intorno al 75%);
- I ghiacciai in Nuova Zelanda dovrebbero ridursi tra il 65 ed il 79%;
- I ghiacciai in Groenlandia si ridurranno tra l’8 ed il 10%;
- Il livello delle acque mondiali dovrebbe aumentare di circa 12 cm;
- Entro l’anno 3000 tutti i ghiacciai della Terra si saranno sciolti.
Ora, tralasciando le previsioni millenarie, che definire azzardate è dire poco, bisogna concentrarsi sui calcoli da qui ai prossimi 90 anni, molto più concreti. Le ricercatrici hanno tenuto a precisare che si sono mantenute caute in quanto non è da escludersi uno scioglimento molto più vigoroso dei ghiacciai in Antartide o in Groenlandia, i quali potrebbero far aumentare il livello del mare fino a 4 metri.
Lo scenario previsto in Canada è anche peggiore, dato che prevede una persistenza dei gas serra per secoli nell’atmosfera, in modo da far alzare la media delle temperature fino a 3,4 gradi centigradi, ma rimane la conferma che, entro il 2100, rischiamo di perdere circa tre quarti del volume dei ghiacciai mondiali.
[Fonte: Repubblica]