La Commissione europea è decisa ad affrontare la questione rifiuti: dalla raccolta differenziata, allo smaltimento, al riciclo delle materie prime e al compostaggio dei rifiuti urbani attraverso un seminario che si sta svolgendo a Bruxelles nel quale l’Unione ha messo nero su bianco come risolvere la questione dei rifiuti.
Ogni anno un cittadino europeo produce più di 500 kg di rifiuti, di cui solo 1/3 finisce in discarica. I 2/3 difatti vengono recuperati e riciclati, oppure trasformati in compost. Non tutti gli Stati membri seguono però un percorso virtuoso, e sostenibile, nello smaltire e gestire i rifiuti. Il Commissario all’Ambiente Janez Potocnik, intervenendo nel seminario di Bruxelles, ha dichiarato di voler sostenere quei Paesi in ritardo nella gestione sostenibile dei rifiuti per raggiungere obiettivi comuni. Tra gli Stati coinvolti nel seminario vi sono l’Italia, La Grecia, la Lituania, la Polonia, la Lettonia, la Romania, la Slovacchia, la Bulgaria e la Repubblica Ceca. Sono questi i Paesi in cui lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche è ancora troppo alto. Come ricorda Potocnik
L’interramento dei rifiuti comporta un ingente spreco di materiali di grande valore. Un’occasione mancata per creare nuovi posti di lavoro, far crescere la nostra economia e ridurre gli impatti dei rifiuti sulla salute umana.
Continua il commissario Ue
Nel contesto economico attuale dobbiamo trovare soluzioni che consentano di migliorare la gestione dei rifiuti e di sfruttarli per creare occupazione alleviando la pressione sulle risorse naturali.
La sue parole si concretizzano in un’azione comune per i Paesi che ancora hanno difficoltà a mettere in atto una gestione sostenibile dei rifiuti, come l’Italia, che preveda ad esempio incentivi per la “prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti” sull’esempio del “paghi quanto butti”, ma anche tasse salate e divieti per lo “smaltimento in discarica” per l’uso di inceneritori. Per monitorare la situazione ed intervenire in modo costante, l’Unione ha organizzato ulteriori seminari sulla gestione sostenibile dei rifiuti urbani e gli Stati membri si impegnano a portare a termine i piani nazionali di gestione dei rifiuti e i programmi per la prevenzione entro dicembre 2013.
[Fonte: Commissione europea]
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