Sviluppo sostenibile per un futuro intelligente. E’ questo il motto che accompagnerà la candidatura della città di Genova al “titolo” di Smart City, in un progetto europeo da 11 miliardi di euro che sceglierà le 30 città con le proposte migliori, per avviare uno sviluppo economico attento all’ambiente.
Gli obiettivi del progetto sono sostanzialmente due: abbattimento delle emissioni e sviluppo delle tecnologie pulite. Si è parlato di questo nella giornata di sabato, in occasione delle Giornata Mondiale dell’Ambiente, presso i Magazzini del Cotone del capoluogo ligure, in cui si sono messe a punto le prime idee da presentare alla Commissione che dovrà valutare le città che entreranno a far parte del progetto.
I temi su cui i genovesi si concentreranno maggiormente sono le infrastrutture, basate principalmente sul porto, uno dei più importanti snodi del traffico navale al mondo, gli edifici di nuova generazione, quelli che permettono un risparmio energetico e l’utilizzo delle energie rinnovabili, ma ancora ambiente, produzione di energia pulita e carbone di nuova generazione (quello a basse emissioni) e mobilità.
Perché “Smart City” è spiegato sul quotidiano Città di Genova, con due righe veramente significative:
Il concetto di città intelligente va affermandosi con forza, partendo dalla consapevolezza che solo attraverso una gestione complessiva, organizzata e coordinata si può raggiungere uno sviluppo economico duraturo e rispettoso dell’ambiente.
La finalità del progetto, abbracciata anche dai progettisti genovesi, è il miglioramento della qualità della vita nel rispetto dell’ambiente. Lo sviluppo economico si basa principalmente sulla creazione di nuovi posti di lavoro, specialmente grazie alla ricerca e al rilancio del turismo verde, e nuove opportunità per i giovani, che dovendo abitare questo pianeta ancora per tanti decenni, hanno più interesse dei vecchi politicanti a fare in modo che l’ambiente sia vivibile ancora a lungo.
Il progetto ha durata decennale, ed è automaticamente una sottoscrizione da parte della dirigenza politica dell’impegno a ridurre le proprie emissioni, indipendentemente da quello che si deciderà a livello europeo e nazionale.
Fonti: [Città di Genova, La Stampa]
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