Il vertice del G-20 di Londra si è appena concluso. I leader del mondo si sono riuniti per discutere ed attuare strategie economiche a livello mondiale per combattere la recessione. E mentre molti si auguravano che l’ambiente potesse svolgere un ruolo più importante tra le priorità dei provvedimenti governativi, gruppi di ecologisti di tutto il mondo stanno già parlando di una “occasione perduta” per affrontare il cambiamento climatico in maniera significativa.
Il G-20 si è concluso con un comunicato in cui si parlava di uno stanziamento di mille miliardi di euro (di cui 750 miliardi andranno al Fondo monetario internazionale, e 250 per l’aiuto al commercio e per regole più severe, soprattutto per quanto riguarda le banche). Ma per quanto riguarda l’ambiente? Bè, il problema è stato lì, ma non esattamente in prima linea. Gordon Brown ha discusso la necessità di costruire una economia verde. Ha infatti dichiarato al Los Angeles Times:
Stiamo avviando un accordo senza precedenti sull’espansione fiscale, che farà risparmiare e creare milioni di posti di lavoro che altrimenti sarebbero stati distrutti. Entro la fine del prossimo anno, l’importo di 5 mila miliardi di dollari aumenterà la produzione del 4%, e accelererà la transizione verso una economia verde.
Energia rinnovabile, bioedilizia, nuove tecnologie, tutte messe in secondo piano, nonostante alla vigilia del meeting sembrava dovessero essere il punto centrale della questione. Dal Telegraph:
I Paesi che danno massima priorità a misure ecologiche sono stati gli Stati Uniti e la Germania, ma i loro investimenti ammontano a circa 0,5% del PIL, rispetto all’1-3% che si ritiene necessario per mantenere gli aumenti della temperatura globale al di sotto dei due gradi Celsius.
Tuttavia, nonostante il fatto che più concrete disposizioni ecologiche non sono state incluse nel piano di stimolo, un importante progresso è stato fatto nella lotta contro il cambiamento climatico. Il passo in avanti è stato che, Paesi che una volta erano restii a riconoscere il problema, sembrano aver preso coscienza della situazione. Secondo il segretario al clima e all’energia britannico Ed Milliband, il G-20 è riuscito nell’intento di far capire ai leader del mondo che la crisi economica e la crisi ambientale possono essere affrontati insieme. Un grande passo avanti, soprattutto per l’Italia, in cui fino a qualche mese fa i vertici di Governo parlavano di risolvere prima di tutto la crisi economica, e poi successivamente quella ambientale.
Non si sarà sicuramente raggiunta la soluzione, ma il fatto che il problema è stato riconosciuto e accettato in tutto il mondo, e che si parla di prendere dei provvedimenti mondiali, è un buon inizio. Speriamo non ci si fermi qui, ma che nei prossimi incontri si prosegua su questa strada che, seppur lenta, a qualche risultato dovrà portare.
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