La fusione nucleare, questa quasi mitica forma energetica che, dicono, dovrebbe risolvere tutti i problemi energetici mondiali, ha cominciato a muovere i primi passi verso la sua concretizzazione, dopo tanti dibattiti fatti solo sulla carta. Mentre si continuano a spendere miliardi di euro nella fissione nucleare, questa nuova tecnologia si calcola che potrebbe generare 500 milioni di watt di energia entro il 2020. Cifre che nessuna centrale, rinnovabile o meno, potrebbe mai nemmeno sognare.
Ma come è possibile? La spiegazione del meccanismo la fornisce il New York Times:
Sfruttare la fusione nucleare (l’energia che alimenta il sole e le stelle) è sempre stato un obiettivo dei fisici in tutto il mondo dal 1950. Si tratta essenzialmente di una fonte inesauribile che può essere ricreata utilizzando gli isotopi dell’idrogeno (cugini chimici dell’idrogeno, come il deuterio) che possono essere facilmente estratti dall’acqua di mare.
L’energia viene dalla fusione di due nuclei atomici, nei processi di trasformazione di massa in energia, che appare sotto forma di calore. Il calore, come nei tradizionali reattori a fissione, trasforma l’acqua in vapore, che aziona le turbine per generare elettricità, o viene utilizzato per produrre combustibili per il trasporto o per altri usi. La fusione energetica genera gas ad effetto serra pari a zero, non ha alcuna possibilità di provocare un incidente catastrofico, può essere a disposizione di tutte le nazioni, dato che conta solo sugli oceani. Quando commercializzata, [questa forma energetica] trasformerà l’approvvigionamento energetico del mondo.
In pratica si tratta di una fonte illimitata di energia che non produce scorie e non è per nulla pericolosa. Stiamo sognando? No, probabilmente, visto che una coalizione internazionale che comprende l’UE, Giappone, Russia, Stati Uniti, Corea del Sud, India e Cina ha avviato da tempo studi per raggiungere questa che potrebbe essere la fonte energetica finale. Una fonte che, se tutte queste belle parole fossero confermate, nonostante la parola “nucleare” al suo interno rientrerebbe a tutti gli effetti tra quelle definite rinnovabili o pulite.
[Fonte: Treehugger]
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