Sono da poco terminati i festeggiamenti per capodanno, quando milioni di tonnellate di fuochi d’artificio sono state sparate in segno di augurio. Ma probabilmente per l’ambiente non c’è molto da festeggiare. Julie Heckman, direttore esecutivo della American Pyrotechnics Association, stima che 18.000 fuochi d’artificio vengono sparati, in tutti gli Stati Uniti, nel solo giorno del 4 luglio. Il totale per Capodanno è probabilmente simile, con l’unica differenza che questo non avviene più solo negli Usa, ma in tutto il mondo.
Secondo il Consiglio nazionale per la sicurezza dei fuochi d’artificio, gli Stati Uniti hanno consumato circa 123 milioni di chilogrammi di fuochi d’artificio nel 2006, di cui solo 9,5% erano “legali”. I restanti botti sono venduti in bancarelle lungo la strada ed utilizzati per celebrare eventi privati. I fuochi d’artificio sono azionati da polvere nera (polvere da sparo aka). Questa sostanza è costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Per ogni 270 grammi di polvere nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono creati. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto. A differenza della benzina, la polvere nera contiene già un ossidante in modo che i risultati della combustione siano meno CO2 rispetto al peso iniziale della sostanza.
L’unità standard per la misurazione delle emissioni dei gas ad effetto serra è la tonnellata, quindi convertendo il volume 2006 dei fuochi d’artificio consumati nei soli Stati Uniti si ottengono 123.422 tonnellate. Dal momento che 270 grammi di polvere nera creano 132 grammi di biossido di carbonio, siamo in grado di moltiplicare tale rapporto (132/270 = 0,4889) per il volume dei fuochi d’artificio per ottenere l’annuale emissione degli Stati Uniti dai fuochi d’artificio: 60.340 tonnellate. Questo è più dell’emissione di 12.000 automobili in un anno, o le emissioni di 115.000 lampadine lasciate ininterrottamente accese per un anno. Se consideriamo che, almeno in Europa, le stime dei botti sono più o meno uguali, forse abbiamo un’idea più completa di quanto ci costa, in termini di inquinamento, il Capodanno.
Ma non finisce qui. I composti utilizzati per creare i colori abbaglianti e gli effetti possono contenere metalli pesanti o altre tossine che contribuiscono alla contaminazione industriale nelle acque e nel suolo. Inoltre, lo zolfo a pieno carico ed il particolato possono compromettere gravemente gli asmatici e la salute di chi soffre di malattie polmonari.
Fonte: [Treehugger]
Anonimo 1 Febbraio 2010 il 6:39 pm
oramai siamo al ridicolo, avete fatto il conto dei gas all’apertura delle bottiglie di spumante… solo il 9,5 % sono legali? ma quante cavolate scrivono i mezzi di informazione, non basta ai giornalisti inventarsi cavolate tipo il pallone di maradona o la testa di bin laden, invenzioni giornalistiche…. milioni di tonellate?, “probabilmente”, ma se uno non conosce non fa meglio a tacere che fare brutte figure e coprirsi di ridicolo per 5 minuti di fuochi ogni 365 giorni