Centrale nucleare di Fukushima, la perdita di acqua radioattiva avvenuta negli scorsi giorni è stata classificata come incidente grave di livello 3: dapprima stimato come incidente di livello 1, ora arriva la triste e prevedibile correzione. Si tratta di un avvenimento grave ed estremamente pericoloso.
Nella centrale nucleare di Fukushima si è verificata una perdita di acqua radioattiva stimata in ben 300 tonnellate (contro i 120 litri annunciati in un primo momento). La gravità dell’incidente è molto maggiore di quella dapprima stimata (livello 1): si tratta di incidente grave di livello 3 per l’Autorità nucleare del Giappone. Si è verificato il “rilascio di una grande quantità di materiale radioattivo all’interno dell’installazione”, ma purtroppo come è noto tale acqua radioattiva ha contaminato il terreno (la Tepco ha ammesso che l’ipotesi è possibile, il che equivale a certezza pressoché assoluta) e le acque dell’oceano.
La stima di incidente grave di livello 3 per la perdita alla centrale nucleare di Fukushima resta provvisoria finché l’Aiea, l’agenzia ONU per le questioni nucleari, non analizzerà il caso e ratificherà, o meno, le stime dell’autorità nucleare del Giappone.
Le azioni della Tepco sprofondano in borsa (meno 13%) mentre i dirigenti ammettono che la perdita rappresenta un fattore di rischio e pericolo, e mentre la Cina lancia fulmini verso i vicini. Il ministero degli esteri cinese ha infatti chiesto al Giappone “di fornire rapidamente informazioni precise, approfondite e significative” riguardo alla gravissima perdita di materiale radioattivo.
Continua drammaticamente a non arrivare la soluzione da parte della Tepco, che per sua ammissione non ha ancora scoperto l’origine della perdita. Cosa pensiamo noi della Tepco è ben chiaro a chi ci segue, ed è ben esemplificato dalle parole di Dale Klein, ex commissario della Nuclear Regulatory Commission degli Stati Uniti, che ha di recente dichiarato che la Tepco “non ha idea di quello che sta facendo”.
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