L‘incidente di Fukushima, il secondo disastro nucleare peggiore della storia dopo Chernobyl, è stato causato dall’uomo e non dalle forze della natura. E’ questa la conclusione a cui è arrivata la commissione indipendente che ha analizzato la vicenda al di fuori dei fili tirati dalla Tepco che ha dato tutta la colpa all’imprevedibile concertazione del terremoto + tsunami che nel marzo 2011 hanno messo in ginocchio il Giappone. Ma è meglio o peggio? A nostro avviso la situazione è molto peggio.
Se, come affermava la Tepco, il nucleare sarebbe sicuro perché le possibilità che ricapitino insieme terremoto e tsunami sono molto remote, la possibilità di un errore umano invece sono molto più elevate. Ma non solo. Stando alla relazione del panel investigativo indipendente parlamentare, non è stato soltanto l’errore di uno, ma di una serie di sbagli e disorganizzazione che fanno pensare che prima o poi un disastro nucleare doveva accadere.
Spiegano dalla commissione che “l’intero apparato di organismi preposti alla sicurezza della centrale e del territorio” era impreparato ad un’eventualità simile, ma soprattutto che governi, autorità di regolamentazione e la Tepco
hanno mancato di senso di responsabilità nel proteggere le vite delle persone e della società.
Accuse gravissime che mettono ancora di più in cattiva luce la società che gestiva la centrale nucleare ed anche i gioverni, sia locale che nazionale, di cui più di un anno fa i giapponesi si fidavano ciecamente, ma che ora sono al centro del banco degli imputati perché si sono dimostrati inefficienti come nel resto del mondo. L’accusa è la mancanza di governance, di coordinamento e persino di sottovalutazione del problema in quanto
hanno deliberatamente rinviato le decisioni, non hanno intrapreso azioni di tutela.
Tutto questo non fa altro che aggravare la situazione del nucleare in generale in quanto, oltre alla ben nota pericolosità, dimostra come sia molto complicato attuare una serie di misure di sicurezza che mettano d’accordo tutti e soprattutto evitino di mettere in pericolo i cittadini. La commissione conclude affermando che i responsabili hanno “tradito” il popolo giapponese ed il suo diritto alla sicurezza, ma la domanda che ci viene adesso è: se l’efficientissimo Giappone dal punto di vista della sicurezza nucleare era così disastrato, com’è la situazione nel resto del mondo? Conoscendo le nostre autorità non vogliamo nemmeno immaginare cosa sarebbe accaduto se un evento del genere fosse accaduto in Italia.
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