Due anni dopo l’incidente di Fukushima la zona è interdetta al pubblico. Vi si può accedere solo con un permesso speciale, e da oggi anche virtualmente grazie a Google Street View. Lo stesso servizio del colosso informatico che mostra le vie delle nostre città è stato autorizzato dai giapponesi a riprendere lo stato attuale delle strade della Prefettura di Fukushima. E le immagini fanno davvero orrore.
Oltre all’aria da Chernobyl, come vi avevamo riferito già qualche settimana fa, fa ancora più impressione la possibilità di navigarci dentro, di non vedere delle semplici fotografie ma, con la possibilità di spostarsi al suo interno, anche di “passeggiare” virtualmente per le strade con un tasso di radioattività elevatissimo, e visitare questa desolazione disarmante. L’area è enorme, più di 20 km quadrati di raggio intorno alla centrale. Un’area in cui vivevano circa 160 mila persone che sono state costrette ad evacuare, lasciando abbandonate case, negozi, ristoranti, tutto lì, come se fosse una foto. Ma è la realtà.
La Google Car, con le sue belle macchine fotografiche montate sul tetto, è entrata nella città di Namie, una di quelle che nel nostro articolo commemorativo avevamo indicato come una delle più terribili. L’autorizzazione a scattare le foto è arrivata direttamente dal sindaco della città, Tamotsu Baba, il quale non vuole assolutamente che il mondo si dimentichi non solo della sua città, ma anche di quello che è accaduto in Giappone.
La situazione, sia a Namie che nelle città vicine, è poi aggravata anche dal fatto di essere passata attraverso un potentissimo terremoto che ha fatto crollare alcuni edifici, divelto strade, ed i cui effetti poi sono stati accentuati dall’abbandono totale per due lunghi anni. Le immagini di Street View, promette il sindaco, saranno memorizzate e stampate in poster da mostrare poi alle future generazioni per non dimenticare quello che una centrale nucleare è in grado di fare. Per poter partecipare a questo tour virtuale basta accedere al servizio Maps di Google e digitare nel box della città il nome “Namie”. L’omino del tour virtuale vi condurrà in un viaggio terrificante.
Phyllisheelo 28 Febbraio 2017 il 1:56 am
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