Svizzera come Italia per abusivismo edilizio e per costruzioni di seconde case, le case-vacanza, aperte una settimana l’anno ma edificate per sempre sul verde. Per limitare il cemento e restituire alla natura la bellezza dei paesaggi elvetici scende in campo l’ecologista Franz Weber che, in vista della votazione dell’11 marzo2012 per limitare i permessi di costruzione, lancia la campagna di sensibilizzazione “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie”.
Vogliamo un paesaggio ricoperto di case dal Lago di Costanza a quello di Ginevra e paesaggi montani sfigurati dalle costruzioni?
La risposta alla domanda posta da Franz Weber avrebbe una sola risposta, ragionevole ed ecologista. Ma la realtà è ben diversa: i guadagni che girano attorno al mercato edile è molto più elevato di quanto di possa pensare e la scelta di costruire case, hotel e strutture ricettive in paesaggi incontaminati e straordinari come quelli della Svizzera è senza dubbio ancora più attraente. Nella conferenza stampa che l’ecologista del Canton Vaud ha organizzato nella sua associazione Helvetia Nostra vengono spiegati i modi e le strade percorribili per limitare, almeno del 20%, la proporzione massima nei comuni tra case e appartamenti di vacanza. Nei Grigioni, nel Ticino, nel Valese e nelle Alpi vodesi e bernesi la percentuale è di gran lunga superiore: solo in un anno vengono edificate fino a 5.000 case vacanza nelle regioni di montagna. Effetto che causa anche un aumento degli affitti per i locali. Come ha spiegato Philippe Roch, ex direttore dell’Ufficio federale dell’Ambiente svizzero
Occorre arrestare questa spirale. L’iniziativa mira a fornire alla Conferedazione uno strumento chiaro per limitare la sottrazione di territorio da parte degli speculatori.
Non si potranno demolire le abitazioni secondarie già costruite, ma si potranno limitare le nuove costruzioni. Helvetia Nostra ne è consapevole, come i movimenti politici e non che appoggiano la campagna di sensibilizzazione come Ps, Verdi, Pev. Pro Natura e Aspo Birdlife.
[Fonte e foto: Zweitwohnungsiniiative]