I sogni di Nicolas Sarkozy di mettere la Francia in prima linea nella lotta contro il riscaldamento globale oggi potrebbero essere spazzati via, dopo che la sua tassa sul carbonio, la cosiddetta “carbon-tax“, che avrebbe dovuto abbattere l’inquinamento, è stata dichiarata incostituzionale due giorni prima dalla sua entrata in vigore.
In un colpo inaspettato e imbarazzante, il giudice incaricato di assicurare la validità della legislazione francese ha respinto la riforma come inefficace e ingiusta. Piuttosto che una misura rivoluzionaria, come Sarkozy aveva promesso, il giudice ha dichiarato che la tassa avrebbe lasciato fuori molti inquinatori industriali, pur ponendo un onere eccessivamente pesante per le famiglie.
Il gran numero di esenzioni dall’imposta del carbonio è in contrasto con l’obiettivo di combattere i cambiamenti climatici, e viola l’uguaglianza di cui godono tutti in termini di spese pubbliche
ha giustificato la sua decisione il Consiglio costituzionale nella sentenza. La tassa avrebbe riguardato due terzi dei cittadini francesi.
Il Governo ha insistito oggi che la carbon tax non è stato messo fuori causa per sempre.
E’ una dura lotta, ma ne vale la pena
ha detto il portavoce Luc Chatel. I ministri hanno promesso una revisione del testo nelle prossime settimane. Il leader del partito socialista, di opposizione, Jean-Marc Ayrault, ha spiegato che
Questa è una buona decisione e dimostra ancora una volta che il modo di Sarkozy, di fare le cose non funziona. Si annuncia una riforma, non ascolta nessuno e produce un pessimo lavoro.
Sarkozy, che ha patrocinato la causa ambientale con crescente vigore dopo la forte performance dei Verdi francesi in occasione delle elezioni europee di giugno, da cui la sua visione sulla tassa sul carbonio nel mese di settembre, con lo zelo della conversione ecologica dice di essere in prima linea nella lotta per
una questione di sopravvivenza della razza umana.
Una tassa di 17 € per ogni tonnellata di emissioni di anidride carbonica sarebbe stata aggiunta a quelle sul petrolio, carbone e gas. E così ora Sarkozy si ritrova da una parte i Verdi, che dicono che non è abbastanza per combattere il riscaldamento globale, e dall’altra i socialisti che affermano che questa è una tassa ingiusta. Quello che la Consulta afferma è che il 93% delle emissioni industriali non sarebbero state tassate, e per questo è un metodo che non serve a nulla. Ma il Presidente francese non si scompone, e promette, attraverso il Ministro dell’Ambiente, di trovare una soluzione per un nuovo provvedimento entro l’estate.
Fonte: [The Guardian]