Ecco un altro motivo per cui essere contrari al fracking: rovina il gusto della birra. Non bastavano le tantissime altre ragioni mostrate su queste pagine nei giorni scorsi come il rischio di provocare terremoti, l’inquinamento emesso o il fatto di essere un processo energivoro, adesso si aggiunge anche questo. A lanciare l’allarme sono coloro che la birra l’hanno inventata, i birrai tedeschi, che per realizzare il loro prodotto conosciuto in tutto il mondo devono seguire delle regole molto precise, tramandate nel corso dei secoli.
Per tradizione infatti, la birra tedesca ha un processo produttivo molto rigido, e deve prevedere una qualità delle materie prime molto elevata. Il rischio che ora i birrai rendono noto è che lo sfruttamento del gas scisto attraverso il fracking possa sprigionare dei gas che modificano la purezza dell’acqua, come invece indicato dalla legge sulla purezza della birra che risale al lontano 1516. E di conseguenza potrebbe intaccare anche la bontà del loro prodotto. Per questo i birrai chiedono al loro Governo di proteggerli, evitando di effettuare il fracking nel Paese, o perlomeno nell’area in cui si preleva l’acqua per realizzare la birra.
Il problema è noto da tempo, tanto che sono anni che a Berlino si studia una legge in merito, la quale però viene continuamente rimandata. Questo mese però il gabinetto della Merkel ha approvato una legge che vieta il fracking nei pressi dei bacini di utenza dei laghi utilizzati per l’acqua potabile, come ad esempio il lago di Costanza. Molte aree però possono continuare a praticarlo. Per questo ora anche in Germania si studia un modo per regolamentare questa pratica in maniera più concreta, anche se, a differenza dell’Italia dove si chiede di non introdurre mai il fracking (anche se il Ministro Orlando su questo ancora non si è pronunciato), in Germania si lascia una porta aperta, ma fortemente regolamentata. Almeno così la birra sarebbe salva.
[Fonte: Treehugger]
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