Il fracking in Inghilterra è uno dei temi più discussi dell’anno a Londra: David Cameron continua a spingere per la ricerca in tutto il paese con la tecnica, molto discussa e considerata da numerosi esperti decisamente pericolosa, del fracking, ma i suoi alleati nella maggioranza non sembrano essere più tanto convinti della scelta.
Grandi proteste in Inghilterra contro il fracking: ormai sono mesi che ambientalisti così come cittadini comuni scendono in strada per gridare il loro no all’azzardata tecnica di estrazione del gas denominata fracking, che consiste in una miscela di acqua sabbia e componenti chimici proiettata nel sottosuolo a grandissima pressione per rompere le rocce che imprigionano il gas e quindi poterlo catturare.
Ma non solo, il fracking è una pratica estremamente inquinante sotto svariati punti di vista. Ora la società Cuadrilla ha iniziato la sua ricerca di gas nel West Sussex, nel villaggio di Balcombe, dove si è creata la più importante comunità anti fracking del momento in Inghilterra.
E mentre imperversano le polemiché comincia a scricchiolare la determinazione del governo. Lo stesso ministro dell’Energia pro fracking si è lasciato sfuggire che
Presto sarà un problema, perché noi daremo permessi in Dorset, Hampshire, nel Sussex, fino al Surrey e anche nella mia contea del Kent. Ma poi cosa succederà con gli elettori se magari vedranno una bella crepa nel salotto di casa?
Ci vorranno mesi prima che il gas possa essere estratto, un lasso di tempo in cui i cittadini inglesi non sembrano intenzionati a smettere di protestare: ce la faranno a ottenere un passo indietro da parte del loro governo? Noi ce lo auguriamo vivamente: la pratica del fracking ha ancora molti punti oscuri in merito a rischi e ripercussioni sul territorio, ma che si tratti di una pratica dall‘impatto ambientale devastante non vi è il minimo dubbio.
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