Mentre in America il fracking sembra essere l’ultima moda per procurarsi l’energia, in Europa si tira il freno a mano. Già la Gran Bretagna aveva prima autorizzato e poi subito dopo bloccato le aziende che volevano importare questa pratica. Oggi lo fa pure la Germania per bocca del suo Ministro dell’Ambiente Peter Altmeier che ha detto, seppur usando alcuni giri di parole, che si opporrà alle aziende che vogliono praticare il fracking sul suolo tedesco.
Si tratta di una dichiarazione forte ed importante perché sappiamo quanto questa pratica sia pericolosa ed inquinante. Se viene fermata dalla Germania, dopo essere stata fermata nel Regno Unito, potrebbe significare che in Europa potrebbe non trovare mai spazio. Il fracking, ricordiamolo, è la pratica di frattura idraulica delle rocce sotterranee per produrre gas scisto. Quest’azione però, oltre a produrre una grande quantità di emissioni ed essere energivora, provoca anche dei mini terremoti che potrebbero avviare una serie di reazioni a catena che potrebbero ripercuotersi in terremoti di grandi dimensioni.
Altmeier ha precisato che il suo impegno sarà quello di limitare il fracking evitando tutte quelle leggi che lo facilitano, non di bloccarlo definitivamente. Certo è che senza sussidi statali la pratica diventa poco remunerativa. Per questo motivo il Ministro afferma che vede per il futuro poco spazio in Germania per il fracking. Il suo intervento è importante anche perché ancora nel Paese, come nel resto d’Europa, le pratiche di esplorazione sono poche, dunque meglio fermare questa pratica in fase embrionale, prima che si realizzino i grandi impianti, con investimenti da milioni di euro.
A spingere verso l’autorizzazione sono ExxonMobil e BASF, ma a quanto pare anche l’opposizione al Governo della Merkel non sembra molto convinta che sia questa la strada da seguire. L’impressione è che questa sia una mossa elettorale dato che a settembre ci saranno le elezioni in Germania, e dunque dare carta bianca al fracking al momento non sembra una mossa molto popolare. Speriamo continuino a pensarla in questo modo anche dopo il voto.
[Fonte: the Guardian]
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