D’ora in avanti se un italiano volesse installare dei pannelli fotovoltaici da qui alla fine dell’anno, sappia che dovrà pagare completamente di tasca propria. Gli incentivi 2013 per le installazioni domestiche infatti sono finiti. Anche se con un certo anticipo rispetto alle previsioni, i 6,7 miliardi di euro che il Governo scorso aveva stanziato per aiutare le famiglie che avevano intenzione di installare un impianto fotovoltaico sono già terminati.
In parte è una buona notizia perché si capisce che gli italiani sono molto attenti all’ambiente e che si sono fortemente impegnati ad aumentare ulteriormente la quota di energia fotovoltaica del nostro Paese. La cattiva invece è che adesso ci si attende un calo repentino degli investimenti dato che non ci sarà la possibilità di ottenere gli incentivi. Gli ultimi che potranno usufruirne sono quei proprietari che avevano già installato i pannelli, o che li installeranno nei prossimi giorni, e dimostreranno che i lavori sono cominciati prima del 1 luglio.
Al momento non è previsto un rinnovo degli incentivi per il prossimo anno. Mentre il Governo si è pronunciato sugli eco-bonus per le ristrutturazioni, che varranno anche nel 2014, non ha detto nulla sugli incentivi al fotovoltaico. E siccome già da tempo si dice che siano troppo dispendiosi, con ogni probabilità dall’anno prossimo non saranno più disponibili. Finora, secondo il calcolo del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), gli italiani che hanno approfittato degli incentivi di quest’anno sono stati oltre mezzo milione per una potenza complessiva di 18.217 megawatt.
Purtroppo, in assenza di incentivi, ci si attende un crollo verticale delle installazioni per il prossimo anno. Anche perché da questo punto di vista gli italiani non sono molto informati. Una recente ricerca condotta da Confindustria Anie/Gifi ha dimostrato che è proprio l’energia solare quella che gli italiani conoscono di più dato che per il 78% è una tecnologia nota ed il 20% ne ha sentito parlare, mentre è sconosciuta soltanto al 2% del campione intervistato. L’eolico tiene il passo con il 73% delle preferenze, mentre tutti gli altri impianti, dall’idroelettrico al geotermico, rimangono dei grandi sconosciuti, tanto che alcuni degli intervistati non le ritengono nemmeno fonti energetiche pulite.
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