Fotovoltaico, terreni agricoli e investimenti speculativi

Il fotovoltaico può rappresentare una grande opportunità di diversificazione dell’attività da parte degli imprenditori agricoli che in maniera multifunzionale possono creare un connubio tra le attività inerenti le colture e la produzione di energia pulita. Il tutto chiaramente nel rispetto di determinate condizioni, mentre gli investimenti speculativi attraverso la realizzazione di grandi impianti fotovoltaici a terra, che vanno a ridurre la superficie agricola disponibile, non si spingono in tale direzione.

Questo è quanto, in sintesi, sostiene la Coldiretti nel porre l’accento sul fatto che occorre una Legge che in materia di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili possa andare a tutelare i terreni agricoli.

In merito l’Organizzazione degli agricoltori denuncia come si registrino, specie nel Centro e nel Nord Italia, casi allarmanti relativi all’affitto di grandi appezzamenti di terreni agricoli per la realizzazione di parchi fotovoltaici che a conti fatti vanno a danneggiare l’attività agricola stessa. Il prezzo dei terreni agricoli, tra l’altro, tende ad impennarsi con la conseguenza che i giovani che vogliono puntare sull’agricoltura per fare impresa hanno grosse difficoltà a causa di prezzi di vendita dei terreni agricoli che sono gonfiati ed anomali; con la conseguenza ed il rischio reale che in agricoltura vada ad arrestarsi il ricambio generazionale con tutto quel che ne consegue.

Ma quali danni crea la presenza di un impianto fotovoltaico in un terreno agricolo? Ebbene, in merito la Coldiretti sottolinea come l’impatto ambientale generato da un parco fotovoltaico, nell’arco di 20 anni, sia rilevante e caratterizzato anche da effetti cumulativi che, tra l’altro, provocano fenomeni di desertificazione e di erosione, disequilibri idrogeologici, ma anche la perdita di permeabilità del suolo e fenomeni alluvionali. Di conseguenza, è importante una Legge per mezzo della quale si possa impedire, attraverso l’utilizzo di criteri chiari e certi, la realizzazione di parchi fotovoltaici in aree non idonee.