Nella notte, come un ladro, il Governo ha deciso di cambiare una norma sulle rinnovabili che scombina i piani di migliaia di persone. Si è scoperto infatti che la norma che prevedeva un incentivo a chi costruisse impianti fotovoltaici a terra, quelle distese di pannelli che creano tanta elettricità, ma anche tante polemiche, è stata modificata. A denunciarlo sono le associazioni principali della categoria che hanno sottolineato come la retroattività della norma non sia accettabile.
In questo modo infatti non solo vengono messi in difficoltà gli installatori o tutte quelle aziende che si occupano di solare o vogliono installarlo nel proprio terreno, ma soprattutto vengono messe in difficoltà quelle persone che hanno già avviato i lavori e che se non li completano entro 2 mesi non potranno accedere agli incentivi, con il rischio di non essere più in grado di pagare.
Il decreto è stato voluto in seguito a numerose polemiche di coloro i quali si oppongono all’installazione dei pannelli solari su terreni che potenzialmente potrebbero essere destinati alle colture, ed in particolare dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini che non più tardi di una settimana fa spiegò che era allo studio una norma per eliminare gli impianti solari a terra da tutti quei terreni in cui si sarebbe potuto coltivare.
Ma nessuno si immaginava che questa norma potesse essere messa in pratica da subito, senza alcun preavviso, e soprattutto che fosse retroattiva. Ed in sostanza è proprio questo ciò che ANIE/GIFI, APER, Assosolare e Asso Energie Future lamentano, visto che non si possono cambiare le regole a partita iniziata, con il rischio di mandare sul lastrico migliaia di investitori. Infatti, secondo le regole precedenti, il finanziamento veniva erogato a chi aveva già iniziato i lavori e fosse in grado di terminarli entro la fine dell’anno. Tagliare di 10 mesi questo tempo significa mandare all’aria migliaia di progetti, e per questo si chiede che la norma venga stralciata e si ritorni a quella vecchia.
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Euro 27 Gennaio 2012 il 11:00 am
Si parla di diritti acquisiti nel FV ?
E cosa devono dire allora tutti coloro che stavano per andare in pensione e che per decreto dovranno lavorare altri anni ? Equità od Ingiustizie ? Eroi o Codardi ? Che Italia vogliamo ? agricoltura o energia ? ENTRAMBE e se possibile nel rispetto delle regole.