Quello corrente è il mese delle grandi manovre per la società TerniEnergia, quotata in Borsa ed attiva nel settore delle energie rinnovabili. Proprio in data odierna, lunedì 24 maggio 2010, infatti, TerniEnergia ha annunciato d’aver acquisito in un sol colpo cinque società che possiedono impianti per un potenza complessiva pari a ben 55 MW, ed un iter diversificato per quel che riguarda gli stadi di autorizzazione per la messa in esercizio. Nel dettaglio, TerniEnergia ha perfezionato l’acquisizione di Energia Basilicata srl, Verde Energia srl, Energia Lucana srl, Rinnova srl ed Energia Nuova srl.
Le Regioni dove sono presenti gli impianti sono quelle del Molise e della Basilicata che permetteranno a TerniEnergia di proseguire nella fase di sviluppo del business nel settore degli impianti fotovoltaici aventi dimensioni medio/grandi, quindi di taglia industriale, a fronte di un investimento complessivo per l’acquisizione di tutte le società citate che è stato pari a 6,7 milioni di euro. TerniEnergia con una nota ha precisato che l’operazione prevede l’integrale finanziamento per cassa a fronte di 0,3 milioni di euro che sono stati versati a titolo di acconto, mentre entro il 30 novembre prossimo è previsto il saldo del corrispettivo a fronte dell’ottenimento da parte TerniEnergia della cantierabilità degli impianti che sono stati acquisiti.
L’operazione annunciata in data odierna segue così quella di giovedì scorso quando TerniEnergia ha annunciato l’avvio dei cantieri nelle Regioni Puglia, Piemonte, Marche ed Umbria per la realizzazione di ben diciotto nuovi impianti fotovoltaici aventi una potenza complessiva pari a 19 MW; di questi, 10 MW di potenza sono relativi ad impianti destinati alle joint venture, mentre i restanti 9 MW di impianti fotovoltaici prevedono la realizzazione per conto di clienti terzi. Le novità di maggio per TerniEnergia andranno chiaramente ad ingrossare a fine trimestre il portafoglio di impianti realizzati che, al 31 marzo 2010, erano ben 138 a fronte di una potenza complessiva cumulata pari a 50,3 MW, di cui poco più della metà per le joint venture.
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