La produzione annua di 1kWh con il fotovoltaico costa in termini di investimento 5 euro, mentre per risparmiare sempre 1kWh annuo con l’efficienza energetica di euro ne bastano 1,8. A mettere in risalto questo dato è stata l’Adiconsum nel sottolineare, di conseguenza, come il futuro del risparmio energetico passi innanzitutto attraverso l’efficienza e non prevalentemente attraverso la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili.
L’Associazione dei Consumatori, tra l’altro, ha formulato alcune proposte per le rinnovabili, tra cui quella di dire no alle incentivazioni per gli impianti fotovoltaici a terra, ovverosia quelli in campo aperto, mentre vanno incentivati quelli che vengono realizzati ed integrati nelle costruzioni.
Inoltre, secondo l’Adiconsum servono finanziamenti per sostenere la ricerca per le nuove tecnologie sulle rinnovabili, non occorre dare incentivi agli impianti di produzione di energia pulita senza che questi non siano stati prima completamente allacciati alla rete nazionale, ed occorre inoltre collegare le incentivazioni all’entità reale degli investimenti effettuati in modo tale da prevenire la formazione di rendite ingiustificate.
Di conseguenza, gli obiettivi che l’Italia deve conseguire entro il 2020, così come definito in sede comunitaria, passano per le fonti rinnovabili ma prima di tutto attraverso l’efficienza energetica che secondo l’Adiconsum dovrebbe essere messa al centro delle politiche e delle azioni di Governo al fine di sostenere ed agevolare gli interventi di efficienza energetica pianificati e messi in atto dalle famiglie e dalle imprese.
In tale ambito rientra immancabilmente il cosiddetto “bonus al 55%” sull’efficienza energetica, ovverosia le detrazioni fiscali sui costi sostenuti per gli interventi che secondo l’Associazione dei Consumatori andrebbero sia stabilizzati in termini di durata, in modo da dare sicurezza alle famiglie ed agli operatori del settore, sia migliorati introducendo, ad esempio, misure di “portabilità” delle detrazioni stesse, nonché azioni in grado di agevolare l’accesso al credito attraverso il canale bancario.
m a r i o 31 Ottobre 2010 il 3:04 pm
costo del kwh fotovoltaico novembre 2010
——impianto da 3kwpicco——
costo installazione : 12000euro (pagato in contante)
durata pannello fotovoltaico > 35 anni
produzione media annua italiana 1400Kwh ogni kwp
kwh prodotti in un anno 3kwp x 1400 = 4200kwh
kwh prodotti in 30 anni : 4200kwh x 30 = 126000 kwh – 12% per perdita efficienza pannelli = 110880kwh
prezzo del kwh ammortato in 30 anni di un impianto da 3kwp installato : 12000euro / 110880 = 9,47 centesimi per kwh
gli altri 5 anni di produzione da considerarsi a compendio spese manutenzione.
——impianto da 100kwpicco a film sottile (cis)——
costo installazione : 250 000euro
produzione media annua italiana 1400kwh ogni kwp
kwh prodotti in un anno : 100kwp x 1400 = 140 000kwh
kwh prodotti in 30 anni : 140 000kwh x 30 = 4 200 000kwh
-12% per perdita efficienza pannelli = 3 696 000kwh
prezzo del kwh ammortato in 30 anni di un impianto da 100kwp installato : 250 000euro / 3 696 000kwh = 6,8 centesimi/kwh
gli altri 5 anni di produzione da considerarsi a compendio spese di manutenzione
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il costo del kwh fotovoltaico a novembre 2010 è :
per un impianto da 3kwp : 9,47cent/kwh
per un impianto da 100 kwp : 6,8cent/kwh
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Il test accelerato di durata dei pannelli, per valutarne l’affidabilità,
si estende su un periodo di almeno 30 anni, considerando variazioni
stagionali dell’irradianza e della temperatura.
in famiglia abbiamo installato 3 sistemi fotovoltaici da 3kwp. hanno prodotto il 5% in più dei valori di targa e con nessun costo di maunutenzione, almeno fino ad ora.
più si aumenta la taglia dell’impianto, più diminuisce il costo del kwh.
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per il 2015 si prevede un dimezzamento del costo del fotovoltaico,per cui si dimezzerà pure il costo del kwh : circa 5 cent/kwh per un impianto da 3kwp e 3,5 cent/kwh per impianti di grandi dimensioni, e dovrebbe scendere ulteriormente verso i 2,5 cent/kwh per il 2020.
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In Italia la superficie di edifici e capannoni esposta a sud è di circa 1000 kmq. utilizzando pannelli fotovoltaici al 12% di rendimento, otterremmo 120 Gigawattpicco di potenza x 1400 = 168 000 Gwh cioè più del 50% dei consumi elettrici dell’Italia nel 2009 (320 000 gwh : vedi le statistiche sul sito http://www.terna.it), ad un costo frazionale delle centrali nucleari previste e con la creazione di molti posti di lavoro ( 5 posti lavoro ogni Mwp, quindi 5000 ogni Gwp, 50 000 ogni 10Gwp, 500 000 ogni 100 Gwp e 600 000 nuovi posti di lavoro se installassimo 120 000Gwp di fotovoltaico. lo stesso discorso vale anche per l’eolico.
Paola Pagliaro 31 Ottobre 2010 il 6:34 pm
Grazie Mario
per il tuo prezioso contributo e le delucidazioni offerteci.
m a r i o 7 Febbraio 2011 il 2:30 pm
costo stoccaggio scorie nucleari
in Francia è stato dato il via al primo di una serie di nuovi centri di stoccaggio scorie la cui gestione si aggirerà sui 60 miliardi di euro ognuno ( prego controllare in internet) sotto le colline dove si produce lo champagne. considerando che il consumo totale degli italiani nel 2010 è stato di 326 000 gigawatt/h. aumentando di
1cent il kwh otteniamo 3,26 miliardi di euro. l’aggravio in bolletta risulterebbe : 60:3,26= 18,4 cent al kwh per gestione scorie + 4 cent kwh da rinnovabile + le solite tasse da pagarsi per centinaia di migliaia di anni: il vero business della lobby nucleare, assicurarsi una rendita ” eterna” alle spalle degli sprovveduti cittadini.
Paola Pagliaro 8 Febbraio 2011 il 9:28 pm
eheh caro Mario, non credo ci riusciranno, sai!