Nella puntata dello scorso 28 novembre 2010, “Report“, il noto programma di approfondimento di Raitre condotto dalla Gabanelli, ha trattato il tema delle energie rinnovabili, a partire dall’eolico e passando per il fotovoltaico. In merito ai contenuti della puntata il GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, che fa parte della Confindustria ANIE, ha reso noto d’aver scritto ed inviato una lettera alla Gabanelli al fine di chiedere i necessari chiarimenti.
Il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, nello specifico, ha fornito sui contenuti della trasmissione delle doverose precisazioni che ora il GIFI si augura che nel corso delle prossime puntate possano essere veicolate ai telespettatori. In particolare, il GIFI si riferisce alla definizione data agli incentivi alle rinnovabili, nel corso di Report, come di un “meccanismo perverso succhia soldi”.
Ebbene, al riguardo secondo il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane la Gabanelli ha trascurato, tra l’altro, i benefici che gli incentivi alle rinnovabili apportano al sistema Paese, a partire dai 20 mila posti di lavoro già creati nella filiera del fotovoltaico, unitamente agli altri 70 mila che, si stima, saranno creati nel nostro Paese nei prossimi dieci anni. Quindi, per il GIFI, in questi ultimi anni di crisi economica, quello del fotovoltaico è stato un comparto che è stato in grado di creare nuova occupazione e quindi attenuare gli effetti della congiuntura sfavorevole.
Inoltre, in termini numerici, cosa che allo stesso modo è non trascurabile, in Italia gli impianti fotovoltaici sono di taglia media e piccola e permettono alle aziende ed alle famiglie che li hanno installati di poter andare a ridurre, spesso in maniera non solo significativa, ma anche notevole, le spese energetiche. In più, a precisazione dei contenuti della trasmissione “Report”, il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane pone altresì l’accento sul fatto che le aziende del fotovoltaico, a fronte degli incentivi in Conto Energia percepiti, poi con la loro attività vanno a restituire allo Stato quote di fondi elevati attraverso la normale fiscalità. Quindi, per il GIFI gli incentivi hanno come finalità non quella di un “meccanismo perverso succhia soldi”, ma di accompagnamento graduale verso una crescita del mercato prima che poi questo in futuro possa andare a camminare con le proprie gambe.
pippo 3 Febbraio 2011 il 3:22 pm
bla bla bla …. chiacchere, tabbacco e legn’ …. Munt’e Napule nun se ‘mpegna!