La produzione di energia pulita con il fotovoltaico sta facendo registrare in molte aree del mondo, Italia compresa, un grande sviluppo ed una forte espansione grazie anche allo sviluppo tecnologico che permette di ottenere dagli impianti rendimenti più elevati a fronte, inoltre, di una maggiore durata dell’impianto stesso; questo si traduce in maggiori utili dopo il rientro dall’investimento che, se prima era calcolato in dieci anni ed oltre, adesso con gli impianti sempre più innovativi e con gli incentivi in “Conto Energia“, che tra l’altro in Italia sono tra i più vantaggiosi d’Europa, siamo scesi sotto tale soglia. Guardando poi ad un Rapporto a cura di Epia, l’European photovoltaic industry association, e di Greenpeace, presentato nello scorso mese di settembre, è lecito pensare che il fotovoltaico rappresenti in tutto e per tutto un investimento ed una scommessa vincente.
In base al rapporto “Solar Generation” Epia-Greenpeace, infatti, si prevede che entro il 2030 i due terzi della popolazione mondiale, ovverosia ben quattro miliardi di persone, soddisferanno il proprio fabbisogno energetico dal sole e dal fotovoltaico. Il rapporto “Solar Generation“, tra l’altro, mette palesemente in evidenza quanto il nucleare sia inutile, dannoso e rischioso; entro il 2030, infatti, nel mondo si stima saranno installati pannelli solari per complessivi 1.800 GW che, con una produzione di energia elettrica pari a ben 2.600 miliardi di chilowattora, sarà in grado di coprire il 14% del fabbisogno mondiale, ovverosia oltre il doppio rispetto a quanto sono in grado di fornire attualmente sul pianeta le centrali nucleari in funzione.
A conti fatti, quindi, col fotovoltaico si potrà produrre energia pulita in grado di coprire fabbisogni energetici su vasta scala senza i rischi legati allo stoccaggio delle scorie radioattive se invece a produrre questa energia fossero le centrali nucleari. Inoltre, cosa non trascurabile, con il fotovoltaico è possibile portare energia, rigorosamente pulita, in tutte quelle zone del mondo che non sono ancora raggiunte dall’elettricità con conseguenti ricadute positive sull’abbattimento delle emissioni e sulla crescita economica di molte aree del mondo in via di sviluppo.