Tre impianti fotovoltaici, da realizzare sul territorio della Provincia di Lecce, di cui uno nei pressi del Comune di Martano, e due sul territorio nei pressi del Comune di Soleto. Questi tre impianti, aventi complessivamente una potenza cumulata pari a 16,2 MW, saranno realizzati da Solenergy e da Soleto Città del Sole, due società di progetto che sono controllate da HFV, Holding Fotovoltaica, una società che a sua volta è controllata da Novenergia e da F2i che sono due fondi di investimento.
Dal punto di vista finanziario i tre impianti fotovoltaici potranno essere realizzati grazie a due finanziamenti, aventi un controvalore pari a complessivi 57 milioni di euro, la cui erogazione è a cura della Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo; i prestiti, a fronte di un impegno pari a 17 milioni di euro a livello assicurativo, risultano essere per una quota garantiti da SACE, società leader proprio nel comparto dell’assicurazione sul credito.
L’impegno di SACE si spinge nella direzione della produzione, nel nostro Paese, di energia pulita da fonti rinnovabili e, quindi, verso progetti aventi sia un’importanza strategica, sia una forte valenza per quel che riguarda gli obiettivi che l’Italia s’è assunta in sede europea per la riduzione delle emissioni e della dipendenza energetica dai combustibili fossili.
Proprio SACE, lo scorso anno, nell’ambito del reperimento di capitali per la realizzazione di progetti nel settore delle rinnovabili, è intervenuta con la prima emissione a preventivo di certificati verdi effettuata nel nostro Paese, e nel primo project bond italiano destinato proprio a finanziare la realizzazione di un progetto fotovoltaico.
Intanto, nella Regione Puglia, sempre per i progetti sulle rinnovabili, stavolta nell’area della Provincia di Taranto, l’Amministrazione regionale è intervenuta sulla vertenza Miroglio – fotovoltaico chiedendo maggiore chiarezza sul futuro lavorativo del personale in cassa integrazione nell’ambito dell’ipotesi di conversione delle industrie tessili chiuse in parchi fotovoltaici.
alex 7 Febbraio 2011 il 2:51 am
che vergogna! a soleto c’è di mezzo la mafia, il bellissimo paesaggio agricolo sta diventando preda di criminali che lo hanno trasformato in uno specchio di silicio, e alla comunità di cittadini non entra un centesimo. l’inquinamento gravissimo di colacem e cerano resta.
l’amministrazione è evidentemente incapace a fermare questo scempio oppure complice del crimine, un danno paesaggistico che presto i responsabili dovranno risarcire alla collettività.
Paola Pagliaro 8 Febbraio 2011 il 9:42 pm
grazie Alex per la tua testimonianza!