La buona notizia: fotovoltaico +80% nel mondo nel 2008

La crisi economica ha dato un colpo terribile all’economia? Il settore dell’energia pulita sembra non averne risentito. Anzi, a differenza di molti altri settori, ha incrementato la sua quota di mercato. E’ quanto emerge dallo studio della Commissione Europea, pubblicato dall’istituto per l’Energia del Joint Research Centre, una Direzione Generale della Commissione, il quale ha individuato nell’80% l’incremento dell’energia fotovoltaica prodotta nello scorso anno solare in tutto il mondo.

Si tratta di un dato doppiamente positivo. In primo luogo, si tratta di un calcio alla crisi, visto che un incremento così esorbitante è arrivato proprio mentre i dati di tutti gli altri settori registravano il segno meno; e poi perché l’aumento è addirittura maggiore rispetto agli anni precedenti. Secondo la commissione europea infatti, dal 1999 al 2007 in media si era registrato sempre un incremento nel settore del 50%. Il 2008 ha fatto invece registrare un aumento fino all’80%, che si pensa possa essere ulteriormente incrementato nel 2009, visto che nel primo trimestre gli indici parlavano di un segno meno, ma nel secondo si è registrato un +83% molto incoraggiante.

La produzione dei moduli solari in Europa è passata da 1,1 a 1,9 Gw, divenendo la seconda produzione mondiale, dietro solo a quella cinese (2,4 Gw). La maggior parte del merito va alla Spagna, che ha raddoppiato la sua produzione, ma non vanno dimenticati gli sforzi di Gran Bretagna e Germania che in questi anni hanno sempre “tirato la carretta”. Ora è arrivato il turno dell’Italia, e speriamo che non perda anche quest’altro treno.

Per far ciò, Legambiente ha avviato una petizione in tutto il Paese per chiedere al Governo di fare una legge secondo la quale diventerebbe obbligatorio installare un pannello solare su tutti i tetti delle nuove case. La campagna, denominata “Sole per Tutti“, prevede un aiuto statale sottoforma di detassazione del 55% sui lavori di installazione di impianti fotovoltaici per uso domestico (come il riscaldamento dell’acqua ad esempio), il che fornirebbe, oltre che un’incremento dell’energia pulita, anche circa 400 mila posti di lavoro ed eviterebbe la costruzione di 4 grandi centrali elettriche inquinanti.

Fonte: [Ansa]