Gli ultimi dati relativi alla potenza complessiva installata in Italia, per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, con collegamento alla rete, dimostrano, prendendo in considerazione anche le richieste ancora in valutazione presentate nel 2009, come lo sviluppo del mercato del fotovoltaico in Italia confermi la sua sostenibilità. E’ questa, in sintesi, la posizione del GIFI, l’unica realtà Confindustriale, aderente alla Federazione Anie, che rappresenta e tutela gli interessi del mercato fotovoltaico in tutti gli step della filiera: dalla produzione alla progettazione dei sistemi fotovoltaici fino ad arrivare alla loro installazione. La posizione del GIFI in merito alla sostenibilità del mercato fotovoltaico nel nostro Paese è legata al fatto che proprio in data odierna, 12 gennaio 2010, è stata raggiunta e superata in Italia la quota dei 795 MW di potenza di impianti fotovoltaici collegati in rete; ma con il termine del processo di valutazione delle domande di connessione alla rete presentate nel 2009, secondo il GIFI, si arriverà molto vicini alla quota dei 1 GW di potenza installata connessa alla rete.
Pur tuttavia, secondo il GIFI occorre fare in modo da non vanificare gli sforzi ed i buoni risultati raggiunti, e per questo è necessario adottare sia il dovuto senso di responsabilità, sia la massima urgenza, affinché si lavori insieme con le istitutuzioni su tre temi fondamentali: uno di questi è quello relativo al fatto che l’Autorità per l’Energia dovrebbe fissare un limite temporale, pena la decadenza del beneficio in Conto Energia, per la realizzazione degli impianti per quei produttori che chiedono le autorizzazioni e la connessione alla rete, ma anche una sorta di “piano regolatore” che, per quanto riguarda lo sviluppo del fotovoltaico sulle superfici agricole, permetta di fissare per ogni Comune la superficie massima utilizzabile.
Inoltre, serve chiarezza sulle autorizzazioni, ed in particolare su quelle “semplificate” che spesso sono state utilizzate per la “rivendita” piuttosto che per la realizzazione degli impianti. Inoltre, in Conto Energia occorre definire dei limiti congrui di potenza installata incentivata, per i prossimi anni, in modo tale da non mettere a rischio le parecchie migliaia di posti di lavoro nel fotovoltaico che negli ultimi due anni sono stati creati nel nostro Paese.