Il Banco Santander, in qualità di investitore, e la SunEdison, società leader in Nord America nel campo dei servizi per l’energia solare, daranno vita in Provincia di Rovigo, ed in particolare nell’area tra i Comuni di San Bellino e di Castelguglielmo, ad un impianto fotovoltaico grande quanto centoventi campi di calcio, ovverosia il più grande del Vecchio Continente. La superficie occupata dal campo fotovoltaico è pari ad oltre 850 mila metri quadrati ed inizierà a produrre energia già nel corso della prossima estate per poi andare in produzione di energia elettrica a regime entro fine anno. Già dall’inizio l’impianto produrrà energia in grado di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di oltre diciassette mila famiglie a fronte di oltre 40 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.
In più, secondo quanto dichiarato dall’Assessore all’Urbanistica ed alle Politiche del Territorio della Regione del Veneto, saranno creati per la realizzazione dell’impianto ben 350 posti di lavoro che di questi tempi sono chiaramente i benvenuti. L’Assessore, nel presentare il progetto a Fratta Polesine, ha sottolineato come con l’impianto l’area si candidi, per quel che riguarda l’energia solare, a diventare in tutto e per tutto la capitale europea del fotovoltaico; basti pensare che il mega impianto avrà una potenza installata cumulata pari a ben 72 MW e sin dall’inizio garantirà un risparmio di CO2 equivalente alla “eliminazione” di ben ottomila automobili dalle strade.
Il progetto, nel complesso, contribuirà a creare sul territorio nuove competenze e sviluppo in campo di innovazione tecnologica, tutela ambientale ed efficienza energetica, ragion per cui l’Assessore ha proposto a SunEdison anche la possibilità di dar vita, attraverso un percorso di collaborazione con gli Atenei, ad un Centro di Ricerca nel Polesine. Nel nostro Paese è importante che aumenti la potenza installata da fotovoltaico al fine di conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni, ma occorre anche puntare sulla ricerca che garantisca per gli impianti in futuro più rendimento, più efficienza e minori costi per quel che riguarda la realizzazione dei pannelli.
Ambientenergia 13 Marzo 2010 il 4:31 pm
Come avevo già detto nella segnalazione di questo articolo a Ecologiae secondo me questo impianto oltre ad essere il più grande del mondo diventerà un esempio di come, se ci si crede, si potrà creare energia pulita nei prossimi anni in Italia.
Grazie Ecologiae per la tempestività con cui avete preso in considerazione questa novità e speriamo che vengano a crearsi velocemente altri nuovi impianti come questo.
Paola Pagliaro 24 Marzo 2010 il 1:08 pm
speriamo davvero 🙂