In California anche l’aeroporto internazionale di San Jose contribuirà all’abbattimento su scala globale delle emissioni inquinanti garantendo ogni anno, nello specifico, la mancata emissione di ben 1.284 tonnellate di anidride carbonica. Questo grazie al completamento di una imponente copertura fotovoltaica realizzata utilizzando i moduli di Canadian Solar, società quotata al Nasdaq e leader al mondo nella produzione di pannelli fotovoltaici.
Il progetto rientra nell’ambito del Programma ” SJC Terminal Area Improvement” che è in grado di attivare investimenti per ben 1,3 miliardi di dollari americani con il fine della modernizzazione e per rendere efficiente ma anche autonomo dal punto di vista energetico tutto l’aeroporto di San Jose.
Quello completato, in accordo con quanto messo in risalto da Canadian Solar con una nota, è attualmente il più grande progetto solare mai realizzato in California, ma anche uno dei più imponenti di tutti gli Stati Uniti visto che la copertura si estende per un’area pari a ben 14 mila metri quadrati ricoperta da 4.680 moduli fotovoltaici prodotti dalla società quotata al Nasdaq.
La copertura, nell’ambito del Programma ” SJC Terminal Area Improvement“, è adibita a centro di noleggio auto ed a parcheggio pubblico con un’offerta pari a ben 3.350 posti distribuiti su sette piani. L’energia elettrica prodotta da fonte solare sarà pari a ben 1,7 milioni di kWh annui, ovverosia un quinto del fabbisogno energetico dell’intero aeroporto internazionale di San Jose.
I moduli di Canadian Solar posati sulla copertura del parcheggio saranno in grado di garantire sia prestazioni a lungo termine, sia efficienza, affidabilità ed elevati rendimenti nel pieno rispetto degli standard più severi messi a punto su scala mondiale. All’interno del parcheggio ci sono anche autolavaggi e stazioni di rifornimento che permetteranno alle vetture a noleggio di essere sempre pronte per uscire dal garage senza bisogno di dover circolare su strada per rifornirsi di carburante e per preparare i veicoli per i clienti.
