Nei giorni scorsi il GSE ha pubblicato, in merito all’incentivazione degli impianti fotovoltaici, la Relazione riguardante le attività dal mese di settembre del 2008 all’agosto 2009; in tale lasso di tempo, tra l’altro, è proseguita da parte del Gestore un’attività di natura ispettiva sugli impianti così come previsto da Decreti Ministeriali. Le verifiche, nel periodo sopra indicato, sono state complessivamente 709 ed hanno riguardato sia impianti con il vecchio Conto Energia, ovverosia il primo, sia con il nuovo Conto Energia. In totale, il GSE ha ispezionato impianti per complessivi 47,46 MW di potenza; le verifiche sono state effettuate al fine di verificare che in accordo con le prove documentali, attraverso dei sopralluoghi sul posto, fossero effettivamente presenti i requisiti finalizzati alla concessione delle incentivazioni tariffarie per la produzione di energia elettrica. Nel dettaglio, da settembre del 2008 all’agosto 2009 sono stati ispezionati 541 impianti di piccola potenza, fino a 20 KW, 105 con potenza compresa tra i 20 KW ed i 50 KW, e 63 con potenza superiore ai 50 KW.
Le Regioni col maggior numero di impianti ispezionati, anche e soprattutto per effetto della loro vasta diffusione, sono state la Puglia e la Lombardia, rispettivamente, con 104 e 101 impianti fotovoltaici soggetti a sopralluogo ispettivo da parte del GSE che, in accordo con una delibera a cura dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, si è potuta avvalere per le verifiche anche della collaborazione di soggetti terzi; le ispezioni, infatti, possono essere affidate in appalto ad enti di ricerca, istituti universitari qualificati, ma anche enti di certificazione e comunque soggetti terzi in possesso dell’adeguata abilitazione.
Nel dettaglio, per il triennio 2009-2012, la società CESI Servizi SpA si è aggiudicata una gara d’appalto per effettuare all’incirca 1.500 verifiche. Delle oltre 700 verifiche effettuate, dal mese di settembre del 2008 all’agosto 2009, i risultati sono stati in prevalenza positivi; solo in alcuni casi, infatti, le verifiche hanno portato ad una riduzione delle tariffe incentivanti a seguito della presenza di difformità di tipo impiantistico o di carenze di natura documentale.
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