Il commissario dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), ed Antonino Recca, Rettore dell’Università di Catania, hanno siglato un importante accordo quadro, avente una durata pari a ben quattro anni, al fine di attivare progetti comuni che, nell’ambito dei progetti di valorizzazione delle attività di ricerca, portino ad un’interazione tra il mondo accademico e quello produttivo in modo tale, di conseguenza, da mettere in atto un trasferimento delle competenze che a livello tecnologico saranno acquisite.
A darne notizia con un comunicato ufficiale nella giornata di ieri, martedì 20 luglio 2010, è stata l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, nel far presente al riguardo come l’accordo sia incentrato sull’avvio di progetti comuni per il fotovoltaico, l’efficienza energetica, l’eolico, la mobilità delle merci e dei passeggeri, nonché i materiali speciali auxetici.
Al fine di portare avanti l’accordo quadro il Rettore dell’Università di Catania ha già delegato Luigi Fortuna, preside della facoltà d’Ingegneria, a presiedere il comitato di gestione, di cui fanno parte anche i docenti etnei Gianluca Cicala e Ignazio Fragalà, per i primi due anni al fine di coordinare le attività previste dall’intesa siglata con l’Enea. Secondo quanto dichiarato dal Rettore Recca, l’accordo sarà in grado di creare opportunità proficue non solo per i ricercatori dell’Ateneo, ma anche per gli studenti che, ai fini dell’impiego nelle attività di ricerca previste dall’intesa con l’Enea, potranno sfruttare stage e borse di studio che saranno attivate a favore dei laureati e dei laureandi.
L’ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’Enea, ha invece posto l’accento sul fatto che con la collaborazione avviata con l’Ateneo di Catania, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile amplia la propria mission focalizzando ulteriormente la propria attenzione sulle reali esigenze in materia di ricerca e di formazione da parte delle Università anche attraverso lo scambio di competenze e conoscenze, nonché con la possibilità di mettere a disposizione dell’Università etnea i propri laboratori.
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